Un segno di presenza dello Stato in una realtà difficile e troppo spesso lasciata al suo destino, protagonista ultimamente di episodi legati alla cronaca giudiziaria. Il Consiglio Comunale di Palermo ha deciso di riunirsi  questa mattina in una seduta simbolica presso la scuola “Giovanni Falcone” dello Zen. Gli esponenti di Sala delle Lapidi hanno deciso di lasciare i consueti spazi di Palazzo delle Aquile, luogo nel quale si stava svolgendo il sit-in dei lavoratori Amap, per dare un segno di presenza all’istituto che si trova in via Niccolò Pensabene. Presentata una mozione per migliorare la qualità dell’accesso agli spazi scolastici.

I problemi dello Zen

Proprio in via Niccolò Pensabene il sindaco Roberto Lagalla aprì la propria campagna elettorale lo scorso anno. Area nella quale, troppo spesso, si registrano episodi inciviltà ed incuria, come il consueto abbandono di rifiuti e gli incendi appiccati ad auto rubate, private di tutti i pezzi e lasciate a marcire sul posto. Fatto documentato dalla nostra redazione insieme all’attivista Salvo Tranchina, che più volta ha sottolineato i problemi di una zona difficile. Un segno chiaro della necessità, da parte delle istituzioni, di aumentare la vigilanza su questi luoghi. Ciò per garantire quel rilancio sociale che un’intera comunità attende da tanto, troppo tempo. Riqualificazione che passa, inevitabilmente, anche dalla qualità dello spazio pubblico.

La mozione sulla qualità dell’accesso alle scuole

A tal proposito, i consiglieri comunali hanno presentato una mozione con la quale si chiede di migliorare ed ottimizzare l’accesso all’istituto “Regina Margherita”. Un atto firmato da tutti i consiglieri comunali, con l’idea che “educare alla Bellezza significa educare alla legalità, al rispetto e alla difesa del paesaggio urbano ed extraurbano, permettendo di sentirlo parte di sé e della comunità a cui si appartiene”. Nel documento, il Consiglio Comunale impegna il sindaco e la Giunta a dare seguito alle richieste dei territori. In particolare, si chiede di migliorare la qualità degli spazi, di modificare la viabilità sulle esigenze degli studenti e di ripulire la zona dagli ingombranti abbandonati dai soliti incivili.

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