Freddo in sala a Palermo. Il presidente del M5s Giuseppe Conte e la segretaria Pd Elly Schlein sono stati seduti nella stessa aula per mezza mattinata. Quasi senza parlarsi. Eppure, di cose da dirsi ne avrebbero eccome: ci sarebbero parecchie affermazioni da spiegare, qualche incomprensione da chiarire e diversi progetti da definire. Ma Schlein e Conte non hanno colto l’occasione. Anzi. Hanno partecipato all’assemblea dei magistrati di AreaDg, dicendo tra l’altro cose simili sulla giustizia, ma senza approfittarne per un faccia a faccia, per una chiacchierata come quella che fecero sul palco di Firenze, alla manifestazione antifascista di marzo, defilati ma ben in vista.
Il grande freddo
Il freddo palermitano non ha significati politicamente definitivi, ma misura una tensione. Nei giorni scorsi ci sono state frecciate e accuse reciproche sul tema dei migranti: “Conte sbaglia a usare argomenti delle destre”. E lui: “Se c’è qualcuno che avverte una lesa maestà e denota atteggiamenti arroganti, noi li rispediamo al mittente”. Malgrado Schlein e Conte siano stati seduti nella stessa platea per qualche ora, seppur a qualche fila di distanza, stavolta i fotografi hanno potuto immortalare solo un bacio e una stretta di mano di saluto, prima che il presidente del M5s lasciasse la sala. Il massimo della complicità c’era stata poco prima, quando Schlein si è avvicinata a Conte, seduto, e gli ha sussurrato poche parole nell’orecchio.
D’accordo sulla giustizia
Se la forma non c’è riuscita, la sostanza li ha tenuti più vicino. Anche nella scelta delle parole. “Credo che il ministro
Nordio abbia una postura sbagliata nei confronti della magistratura – ha detto Conte intervenendo all’Assemblea di Area Dg – Di tutto l’Italia ha bisogno tranne che di alimentare un nuovo scontro tra politica e toghe”. E Schlein, parlando poco dopo: “Dopo un anno di governo qualcosa emerge con chiarezza: l’esistenza di una postura animata da pulsioni, da un approccio muscolare e aggressivo verso la magistratura per limitarne e gli spazi di autonomia e indipendenza”. Nel mirino c’è il governo e in particolare il ministro della Giustizia Carlo Nordio, che ha aperto i lavori della mattinata.
“Nordio ha più volte annunciato un cantiere di riforme organiche – ha detto la segretatia Pd – ma alle parole non sono seguiti i fatti, e vedendo l’approccio della maggioranza verrebbe da dire per fortuna. Abbiamo assistito a spot, decisioni di corto respiro, dannose, provvedimenti di bandiera e propagandistiche, senza una visione complessiva, senza organicità”. E Conte: “Questa legislatura si sta caratterizzando per una direzione pericolosa e dannosa per il nostro Paese, frutto di un disegno ben preciso e architettato che deve essere letto, compreso e contrastato nella sua unitarietà. Noi intravediamo un filo rosso, un attacco chiaro e complessivo ad alcuni pilastri della nostra architettura costituzionale, si vuole indebolire l’equilibrio fra i poteri dello Stato”.
Anche nell’ultimo voto in Parlamento, M5s e Pd sono stati dalla stessa parte, col “no” in commissione Giustizia alla
Camera al ritorno alla ex Cirielli in tema di prescrizione: “La maggioranza – ha detto Conte – vuole portare indietro le lancette della legalità”. Ma nel rapporto con Schelin resta qualcosa da ricucire. Dopo il veloce saluto, Conte ha lasciato
l’assemblea. Con i cronisti che lo hanno intercettato, ha tagliato corto: il Pd? “Ho già parlato ieri”. Sì, e non era stata una mano tesa: “Non facciamo parte di nessuna ‘ditta'”.
“Non perderemo un minuto in polemiche con altre forze di opposizione, non ci interessa competere con lo loro per lo zero
virgola in più”, sembra replicare in serata la Schlein che da Agrigento rinnova l’impegno del suo Pd a riconquistare “la fiducia di quegli italiani che non vanno più a votare”.
Schlein: “Governo strizza occhio a evasori”
“Invece ci contrastare l’evasione, il governo fa condoni su condoni a danno di chi le tasse le paga. Se vogliamo abbassare davvero le tasse bisogna contrastare l’evasione e non strizzare l’occhio agli evasori, come stanno facendo, dice la Schlein. “L’autonomia differenziata è un modo per aumentare le diseguaglianze territoriali che il Sud ha già pagato troppo. E’ un modo per rendere più difficile l’accesso alla salute, alla scuola ,a diritti fondamentali a partire dal trasporto pubblico locale. Con tutte le nostre forze contrasteremo quel disegno dell’autonomia differenziata”.
“Governo chiacchiere e distintivo”
“Sono tutto chiacchiere e distintivo, tutta repressione e mai una riposta concreta. Dobbiamo mobilitarci per difendere la sanità pubblica dai tagli e dalle privatizzazioni. Vogliamo più risorse alla sanità pubblica, è una grande battaglia che dovremo fare in queste settimane, perché si decide la prossima manovra. Anche sulla scuola misureremo questo governo. Scuola e sanità pubblica su questo ci battiamo e ci batteremo per la manovra. Sulla violenza serve un grande investimento sull’educazione alle differenze, a partire dalle scuole. Serve un grande sforzo comune, mi sono rivolta a più riprese alla prima premier donna per chiedere che almeno su questi temi si metta da parte la dialettica aspra, facciamo un passo insieme”, ha continuato la leader del Pd.
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