Come tradizione il Premier Matteo Renzi è stato contestato con fischi e cori all’ingresso e all’uscita dal teatro di Santa Cecilia dove si volgeva la manifestazione di apertura della visita di due giorni in Sicilia del presidente del Consiglio .
“La spontanea reazione della gente alla presenza del premier – si legge in una nota degli organizzatori della manifestazione – ha palesato in maniera inequivocabile il clima di intolleranza nei confronti di una casta politica assolutamente disinteressata alle sorti della gente, nei confronti di un Governo che ogni giorno lede la dignità della popolazione e si arricchisce sul suo impoverimento”.
A organizzare la protesta è stato lo stesso gruppo di giovani che in giornata aveva inscenato le manifestazioni studentesche e universitarie “E’ questo, come altri momenti di piazza e di conflitto che lo hanno preceduto ultimo fra tutti il Blocchiamotuttoday degli studenti all’interno della giornata dello Sciopero Generale – continua la nota – un segnale di opposizione alle politiche del governo Renzi e del Pd che giunge puntuale rispetto al No sociale ad una riforma costituzionale perfettamente coerente e funzionale alle sue politiche antipopolari. Dire No significa infatti dire no a Renzi, al governo della crisi, dell’austerity e dei banchieri. Questo No ha quindi in Renzi il suo nemico principale e tutto quello che rappresenta”.
Per questa mattina gli studenti universitari palermitani hanno indetto un corteo che partirà alle 10 da piazza Pretoria per contestare la presenza del premier invitato dal rettore Micari all’inaugurazione dell’anno accademico.
Fino a qualche tempo fa il governo godeva di un sostanziale credito presso la popolazione basato sulla giovane età del premier, sugli annunci di innovazione e cambiamento e sulle promesse di uscita dalla crisi. Dopo ormai due anni invece notiamo l’assenza di crescita economica, l’aumento dei licenziamenti e un sostanziale immobilismo delle politiche riformatrici del governo che rimangono di fatto solo sulla carta. Ecco che tutto questo si traduce nelle puntuali contestazioni dei cittadini ad ogni visita e passerella del premier nelle piazze del paese”.
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