Dopo la bocciatura, per la seconda volta consecutiva, della noma proposta per i contributi stabili all’editoria siciliana, la questione torna di scena e approderà all’Ars, in sessione di commissione bilancio su richiesta del Movimento 5 stelle. Un segnale dopo che era stato proprio un emendamento 5 stelle a far saltare la norma in finanziaria quater nell’ambito del bailamme d’aula nel corso del quale furono 17 gli articoli rimasti vittima degli scontri politici.
Il vice Presidente Di Paola chiede audizioni in Commissione
Così adesso i 5 stelle chiedono la convocazione di una apposita seduta sulla “Crisi generale del settore editoriale siciliano” e aggiungono sulla “inadeguatezza e insufficienza economica delle recenti proposte relative presentate nelle ultime manovre finanziarie”.
Proprio su questo tema il vicepresidente dell’Ars e coordinatore siciliano del M5S Nuccio Di Paola ha chiesto la convocazione di un’audizione in commissione Bilancio a Palazzo dei Normanni degli assessori per l’Economia e per le Attività produttive, rispettivamente Alessandro Dagnino ed Edy Tamajo, e dei rappresentanti della categoria: Alfredo Pecoraro, Antonio Giordano e Salvo Cataldo (rispettivamente presidente, segretario e consigliere della Stampa parlamentare siciliana), Lino Morgante (delegato Fieg per la Sicilia), Concetto Mannisi (presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia) e Biagio Semilia (presidente della Federazione editori digitali).
Verso una nuova formulazione
“Cercheremo, con la condivisione dell’Assemblea e col contributo dei rappresentanti della categoria – dice Di Paola – di capire quali possano essere i miglioramenti qualitativi ed economicamente quantitativi da apportare alla norma per difendere la libertà d’informazione che può,essere garantita da una pluralità di soggetti di qualità, libertà che per noi rappresenta un pilastro della democrazia”.
Più fondi nella finanziaria 2026
“È nostra intenzione – aggiunge il capogruppo M5S Antonio De Luca – implementare i fondi a disposizione rispetto a quelli messi sul piatto nella scorsa Finanziaria. L’obiettivo è garantire contributi alle realtà meritevoli, comprese quelle più piccole ma con adeguate professionalità, per aiutarle a mantenersi e a crescere in un momento in cui dilagano le fake news e l’arrivo dell’intelligenza artificiale rischia di sottrarre alle testate importanti quote di traffico e di introiti”.






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