La Fondazione Teatro Massimo si unisce al cordoglio per la morte di Ugo Gregoretti, regista televisivo e teatrale, anche in campo lirico, dove è stato appassionato interprete e divulgatore di Rossini, autore al quale il suo spirito acuto e ironico era particolarmente vicino.
Al Teatro Massimo si ricordano nel 1999 la regia di Una favola per caso, spettacolo di Lucio Gregoretti e Nicola Sani, mentre nel 2016 Ugo Gregoretti e Andrea Camilleri erano stati interpreti de Il Gatto e La Volpe ne Il Pinocchio (mal)visto dal Gatto e la Volpe. Al figlio Lucio, compositore, e a tutti i familiari vanno le condoglianze della Fondazione.
Ma un altro lutto ha colpito ieri il mondo dello spettacolo ed il Teatro Massimo in particolare.
Giuseppe Bellanca, al grande teatro lirico palermitano, era noto ed apprezzato da tutti nonostante da tempo lavorasse alla Scala di Milano. A Palermo infatti, aveva mosso i suoi primi passi come tenore.
Bellanca è morto venerdì notte nello scontro tra la sua moto e un autoarticolato nel capoluogo lombardo.
Giuseppe Bellanca, 48 anni, era in sella alla sua Honda Hornet che, per motivi ancora all’esame degli agenti della Polizia locale, si è scontrata con un autoarticolato in piazza Ovidio.
Sembra che il mezzo pesante, guidato da un uomo di 58 anni, non abbia rispettato una precedenza. L’impatto è stato fortissimo e l’artista è morto sul colpo.
Il tenore, nato a Palermo, aveva cominciato gli studi al Conservatorio di Musica Vincenzo Bellini del capoluogo siciliano. Aveva studiato violino e chitarra classica per poi avvicinarsi alla lirica entrando a far parte del Coro del Teatro Massimo di Palermo.
Nel 2004 aveva vinto il Concorso Internazionale per Artista del Coro alla Fondazione del Teatro Alla Scala di Milano dove lavorava. Aveva partecipato come artista del coro alla gran parte delle produzioni della Scala e si era anche esibito anche come solista.
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