Tutelare i minori e contrastare i crescenti fenomeni web quali il revenge porn e il cyberbullismo. Il Corecom Sicilia sarà a fianco dell’Ufficio scolastico regionale con iniziative volte a proteggere i ragazzi sul web, teatro sempre più spesso di fatti che diventano protagonisti delle pagine di cronaca quotidiana.

Firmato protocollo d’intesa a Matera

Proprio nei giorni scorsi il Coordinamento nazionale dei presidenti Corecom e il Garante per la protezione dei dati personali, hanno firmato a Matera un protocollo d’intesa con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione nella prevenzione a queste piaghe, sempre più dilaganti in rete, con nuovi progetti che coinvolgano sia gli adulti che gli insegnanti e i genitori, spesso ignari dei rischi legati a una condivisione impropria di immagini, video o testi nelle chat o sui social.

All’incontro moderato da Antonio Donato Marra, coordinatore nazionale dei presidenti Corecom, sono intervenuti il segretario generale del Consiglio regionale della Basilicata, Domenico Tripaldi, il presidente Garante per la privacy, Pasquale Stanzione e il direttore generale Agcom, Nicola Sansalone.

Presenti, oltre al vicepresidente del Corecom Sicilia Salvatore Li Castri, i presidenti e i delegati degli altri Corecom regionali.

L’intesa prevede l’elaborazione di forme di cooperazione tra le parti, l’organizzazione di iniziative pubbliche di formazione con esperti, cittadini ed istituzioni attraverso corsi, convegni, incontri e momenti di confronto sui temi della protezione dei dati personali e sulle problematiche legate al cyberbullismo e al revenge porn.

Li Castri, “Sinergia è parola chiave”

“Sinergia è la parola chiave – sottolinea il vicepresidente del Corecom Sicilia Salvatore Li Castri – visti i dati allarmanti: secondo una recente indagine Ocse, infatti, i minorenni italiani trascorrono in media 35 ore a settimana online, mettendosi a rischio crescente di subire cyberbullismo, revengeporn e sexting per l’uso improprio della rete. Pratiche che possono avere conseguenze devastanti, dall’isolamento sociale, alla depressione, all’ansia e al suicidio”.