Sta facendo il giro del web, con oltre 1 milione e mezzo di visualizzazioni, il video della festa in balcone girato da un dj palermitano che ha trasformato un intero quartiere di Palermo in una discoteca.
Consolle professionale con tanto di luci e impianto di amplificazione da far tremare le pareti. Lui è Daniele Cocuzza, un giovane che ha deciso di regalare un po’ di allegria al quartiere Noce facendo ballare i dirimpettai per circa un’ora. E’ bastato un annuncio con un post Facebook per dare appuntamento virtuale alle 21, poi è iniziata la festa a suon di musica anni ‘90 e ’00. Ma il boom di presenze si è registrato soprattutto sulla diretta Facebook dove già alle 22 si contavano 50.000 partecipanti e tuttora il video sta facendo il giro del web macinando visualizzazioni. Mentre scriviamo sono oltre 1 milione e mezzo.
Un’iniziativa nata con lo scopo di infondere speranza ed energia positiva e, senza dubbio, il “party da quarantena” di Daniele sarà ricordato come uno dei momenti più significativi.
Gli appuntamenti canori dai balconi di casa in questi giorni stanno avvenendo un po’ ovunque, da nord a sud, coinvolgendo persone comuni e artisti famosi che cantano canzoni pop e della tradizione locale. Denominatore comune è l’inno di Mameli che si sente risuonare in tutte le abitazioni.
Scene apprezzate anche dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che in un post su Facebook ha rimarcato l’orgoglio degli italiani: “‘O mia bela Maduninà, ‘Napul’è’, ‘Roma Capoccià, ‘Ciuri Ciurì. Da Nord a Sud, dalla Sardegna alla Sicilia, da qualche giorno in tanti si affacciano alla finestra o al balcone per cantare l’orgoglio della propria città, della propria terra. E su tutto risuona l’Inno di Mameli, il canto dell’Italia intera. Da abitazione a ufficio, da palazzo a quartiere, ogni giorno si leva questo ideale abbraccio collettivo. Si diffonde dappertutto, arriva sin dentro le corsie degli ospedali dove medici, infermieri, operatori sanitari si prodigano incessantemente per curare i nostri cari. Viene udito dalle forze dell’ordine, dai volontari della protezione civile, dalle lavoratrici e dai lavoratori che alimentano la catena produttiva e distributiva affinché il Paese non si fermi. Rincuora tutti, in particolare le persone che si avvertono più fragili e vulnerabili e vivono con particolare angoscia questi giorni di emergenza”.
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