Le restrizioni per il contenimento del Coronavirus, che erano in scadenza il 3 aprile, sono state prorogate sino al 13 del mese. Tra queste, si sa, l’obbligo di non lasciare il comune in cui ci si trova se non per comprovati motivi di necessità.

Il blocco, foertemente voluto dalla regione siciliana a furor di popolo visto che sono stati gli stessi siciliani a urlare contro ‘l’untore’ rientrato dal Nord,  sta tenendo distanti migliaia di persone dalle loro famiglie. Sono in particolare lavoratori e studenti fuori sede che vivono al nord e per i quali l’attesa si preannuncia molto lunga. Il Governo infatti sta preparando un nuovo decreto che dilaterà di almeno un altro mese i provvedimenti in atto per poi procedere a un graduale allentamento delle restrizioni. Con buona pace di figli, mogli e mariti che non si vedono da tre settimane e che chissà quando potranno farlo.

In questi giorni alla nostra redazione arrivano decine di messaggi di persone che chiedono quando questo sarà possibile.

“Vorrei portare sotto i riflettori un problema che sicuramente tocca parecchie famiglie – scrive una nostra lettrice-. Sono una madre di due studentesse universitarie, una a Milano ed una a Firenze, che dopo un autoisolamento di due settimane, col decreto del 22 marzo sono state bloccate e non sono potute tornare al proprio domicilio in Calabria. Capisco benissimo l’emergenza e stiamo aderendo alle disposizioni ministeriali, ma chiedo di intervenire a nome di chi dopo il 3 Aprile, se le disposizioni continueranno saranno ancora costretti a non poter rientrare. Visto che, a mio modesto parere, l’errore è stato fatto dal principio, in quanto chi di dovere, aveva un idea più o meno precisa, dei tempi che sarebbero occorsi per rientrare alla normalità, e perciò mi chiedo perché non far rientrare subito gli studenti alle proprie residenze? Ora sarebbe il caso di farli tornare con l’obbligo di isolamento.”