“Sospendere con effetto immediato e per cause di forza maggiore le corse delle linee urbane ed extraurbane per garantire la salute degli autisti così come dei cittadini utenti e non del servizio di trasporto pubblico”. A chiederlo alla Regione siciliana sono le associazione datoriali del trasporto pubbico locale Asstra e Anav.

Al coro delle richieste si aggiungono anche e i sindacati dei trasporti Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti, Faisa Cisal e Ugl Trasporti alla luce dell’emergenza Coronavirus, dell’ultimo decreto del Consiglio dei Ministri e della inevitabile contrazione della domanda di trasporti che porta quasi a zero gli utenti del servizio.

La richiesta arriva in applicazione del punto 5 del decreto che assegna proprio alla Regione la facoltà di sospendere i servizi di trasporto pubblico locale e segue una riunione tenuta ieri dalle associazione datoriali con i sindacati di categoria, incontro al termine del quale era già stato predisposto un documento congiunto.

In quel documento associazioni datoriali e sindacati avevano preso atto positivamente dell’impegno assunto a mezzo stampa dal Presidente della Regione e dall’assessore ai trasporti  “che nessun taglio sarà effettuato alla spesa per i servizi di trasporto pubblico locale urbani ed extraurbani automobilistici e tramviari”. 

La nota congiunta sottolinea come “sia ormai divenuto indispensabile attuare delle soluzioni emergenziali e straordinarie”. Per questo già il documento congiunto chiedeva “la sospensione dei servizi di trasporto pubblico locale urbani ed extraurbani automobilistici e tramviari per il periodo di permanenza dell’emergenza sanitaria, il tutto senza alcuna riduzione del corrispettivo contrattuale anche per quanto riguarda la parte eventualmente integrata dai Comuni, permettendo così alle aziende il mantenimento delle retribuzioni ai lavoratori, tenuto comunque conto che, venendo meno i ricavi da traffico, devono essere reperite risorse per coprire i costi fissi sostenuti anche in assenza di esercizio”.