I nuovi contagi sono stati registrati in alcuni comuni del palermitano. I nuovi casi a Terrasini, Cinisi e Bagheria.

Terrasini
Come ha spiegato il sindaco Giosuè Maniaci nel corso di una diretta Facebook “il soggetto risultato positivo al Covid-19 a Terrasini è in quarantena da oltre 10 giorni perché presentava già lievi sintomi febbrili. Sono stati informati i parenti ed è stata ricostruita la catena di tutti i contatti di questa persona. Questo ci deve far capire che il buon senso per evitare contagi deve essere messo in pratica. Tutti dobbiamo comportarci in maniera responsabile”.

Cinisi
Primo caso di coronavirus accertato a Cinisi. La persona risultata positiva al test del Covid-19 sarebbe asintomatica. A riferirlo alla cittadinanza è stato il sindaco Giangiacomo Palazzolo durante una diretta Facebook. Il primo cittadino ha rassicurato tutti che la persona, una donna, è in isolamento e che non avrebbe manifestato alcun sintomo. Secondo alcune indiscrezioni, la signora è stata sottoposta al tampone del Covid-19 , a seguito di un contagio accertato riconducibile al suo ambiente di lavoro. La moglie di un suo collega è risultata positiva al test e, l’Asp 6, per prassi ha esteso i controlli anche alle persone che lavorano insieme al marito della paziente, in un ufficio di Palermo. L’Asp di Palermo ha comunque avviato una indagine epidemiologica per verificare i contatti che la donna può avere avuto anche nella fase di incubazione del virus, ovvero nei 14 giorni precedenti alla data di accertata positività.

Intanto si è in attesa di conoscere i risultati del test covid-19 a cui sono state sottoposte altre cinque persone di Cinisi. Le stesse sarebbero in quarantena già da diversi giorni. Grazie ad una battaglia portata avanti da 51 sindaci, primo firmatario Giangiacomo Palazzolo, gli amministratori hanno ottenuto dalla Regione un numero telefonico dedicato per attingere informazioni sui contagi inerenti i rispettivi territori.

Bagheria
Poco dopo anche il sindaco di Bagheria, Filippo Maria Tripoli, ha annunciato (pure lui in diretta Facebook) un nuovo caso di un bagherese positivo al coronavirus. “E’ un uomo sulla settantina che è già stato ricoverato all’ospedale Cervello di Palermo, che pare non avere febbre ma solo difficoltà respiratorie – dice il sindaco Tripoli – il nuovo paziente non ha alcun legame familiare, di lavoro o altro con i precedenti due casi di contagio. Familiari e persone entrate in contatto con l’uomo sono state messe in isolamento come da protocollo”.

Il sindaco ha anche dato due buone notizie: “Sta molto meglio il paziente bagherese risultato positivo al Covidid-19, sfebbrato, solo ancora con quale difficoltà respiratoria e si aspettano i risultati dei tamponi fatti a parenti , e sono risultati negativi al Covid-19 i tamponi effettuati su tutte le persone venute a contatto con il paziente del Rizzoli”.

Il sindaco ha poi riepilogato quello che sta facendo l’amministrazione per combattere il virus: è attivo un esteso e continuo controllo del territorio, la città è stata divisa in 6 zone che saranno presidiate da vigili urbani divisi in squadra , oltre al controllo comunale e delle forze dell’ordine, si aggiungerà quello della corpo forestale che farà, da questo pomeriggio, un servizio di controllo del territorio, in sinergia con PM e altre forze dell’ordine.

“Non avremo l’esercito a Bagheria – dice il sindaco – per il momento non c’è la possibilità, sono impegnati su fronti più delicati e punti strategici della città di Palermo – riferisce il primo cittadino che si è informato con gli organi superiori cui aveva richiesto la presenza. Inoltre il sindaco informa circa la possibilità per realizzate a Bagheria; “un “osservatorio breve”, un luogo individuato dalla Regione, dopo nota scritta da parte del Comune che segnala le strutture potenziali da utilizzare, una sorta di luogo per le attività di osservazioni con tamponi di quei casi che potrebbero essere colpiti da coronavirus”.

Tripoli ha inoltre firmato l’ordinanza n. 22 del 21 marzo 2020 con la quale dispone l’apertura di tutte le attività commerciali già autorizzate alla vendita, secondo le disposizioni dell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11.03.2020, con orario continuato dalle ore 08,00 alle ore 17,00 dei giorni lavorativi della settimana.

Seguiranno questo orario solo gli esercizi di:
Commercio di materiali elettrico, ferramenta,materiali vetrosi, materiali termo idraulici ed elettrico;
Commercio di articoli igienico–sanitari;
Commercio di articoli per illuminazione;
Commercio di articoli di profumeria .detersivi ed igiene personale;
Commercio di materiali per ottica e fotografia;
Commercio di materiali combustibili per uso domestico e per autotrazione; attività di lavanderia e tintoria di tessuti;
Commercio di materiali per ricambistica veicoli.

“Tutti saranno chiusi la domenica, così come anche i supermercati che hanno un orario autonomo nel corso della settimana. Resteranno aperti di domenica solo farmacie ed edicole. Continueremo con la sanificazione del territorio: prima con le aree più trafficate come zone dinanzi ai supermercati, sagrati delle chiese, ingressi della ASP, delle Poste, delle Banche, Inps, Agenzia delle entrate, Caritas» – dice il sindaco – e appena sarà possibile ne faremo un’altra dedicata a tutta la città. Al governo sia nazionale che regionale stiamo ponendo una questione rispetto ad una crisi socio economica che sta colpendo non solo Bagheria ma tutta l’Italia – aggiunge il primo cittadino di Bagheria – c’è una fascia di popolazione che lavorava a giornata che non può fruire di ammortizzatori sociali, rispetta le restrizioni e non va a lavorare, ma deve dare da mangiare alla famiglia e a tal proposito ringrazio questi cittadini che stanno vivendo con grande dignità un momento di forte difficoltà e la Caritas che aiuta questi cittadini. Per loro ci vuole una misura nazionale e regionale perché i comuni non ce la fanno”. L’appello finale del sindaco di Bagheria va a chi può dare una mano e aiutare la Caritas rifornendola di generi alimentari.
L’ordinanza sindacale è disponibile all’albo pretorio on line e nella sezione web dedicata alle informazione sull’emergenza coronavirus.

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