La dotazione di idonee misure di protezione, il riconoscimento dell’ indennità di rischio biologico, il riconoscimento della indennità del tempo tuta, per la vestizione e svestizione del personale in ambiente contenuto.

Sono alcune delle proposte avanzate dalla Fials 118 Sicilia che in una nota ai vertici della Seus, la società che svolge il servizio di emergenza urgenza in Sicilia, e per conoscenza all’assessore alla Salute, ribadisce la propria disponibilità a collaborare e offre tutto il proprio supporto in questa difficile fase per la sanità.

“Si confida nella sensibilità dei vertici Seus e del governo regionale, riguardo ai problemi del personale” dichiarano i vertici del sindacato Salamone e Motta, che ribadiscono con la massima fermezza che gli operatori “non possono essere lasciati soli nelle iniziative di riforma del servizio”.

La nota, a firma dei coordinatori regionali Carmelo Salamone e Sebastiano Motta e del segretario regionale Sandro Idonea, evidenzia la “drammatica emergenza di questi giorni che necessita di una maggiore tutela, oltre che di riconoscimento e valorizzazione, degli autisti soccorritori di Seus, sempre impegnati in prima linea nelle emergenze sanitarie, e avamposto nell’emergenza covid-19, rispetto a tutta la catena dell’emergenza in atto”.

In questa fase la Fials spiega che “serve prima di tutto più collaborazione del cittadino che spesso per paura di confinamento e altre misure magari nasconde i sintomi e questo potrebbe essere pericolosissimo”.

La Fials segnalala soprattutto la necessità di riconoscere “l’indennità di rischio biologico, già riconosciuta al personale medico che operano nel settore dell’emergenza”. E ancora, “la dotazione di idonee misure di protezione, a tutela e salvaguardia della salute degli operatori, la rimodulazione della dotazione organica, resa ormai indifferibile dalle profonde ristrutturazioni regionale del servizio, la riqualificazione e l’aggiornamento continuo degli autisti soccorritori specie nel settore delle maxi emergenze con la previsione concreta di istituire un avamposto dedicato tra le fila di Seus con un’apposita “unità grandi emergenze”. Infine “il riconoscimento della indennità del tempo tuta, per la vestizione e svestizione del personale sul luogo stesso di lavoro al fine di evitare il rischio biologico esterno, come sancito dalla stessa cassazione”.
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