Si sono conclusi gli interrogatori il costruttore Giovanni Lupo, imprenditore edile e Sandro Terrani consigliere comunale e capo gruppo di Italia Viva finiti agli arresti domiciliari con altre cinque persone, per concorso in corruzione al Comune di Palermo.

Sia Lupo, difeso dagli avvocati Giovanni Di Benedetto e Antonella Varsalona, che Terrani, difeso dagli avvocati Raffaele Tango e Michelangelo Zito, hanno risposto alle domande del gip Michele Guarnotta e del pm Giovanni Antoci.

Secondo quanto riferiscono gli avvocati hanno risposto a tutte le domande chiarendo la loro posizione e respingendo le accuse.

Oggi stati sentiti anche i funzionario Mario Li Castri e Giuseppe Monteleone.

Ieri era stato sentito l’ingegnere Agostino Minnuto, originario di Alia progettista accusato di corruzione e sottoposto all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Minnuto avrebbe risposto alle domande del giudice, per circa una trentina di minuti. Al termine, il suo avvocato ha chiesto la revoca della misura cautelare.

Il gip deciderà nelle prossime ore. Domani saranno interrogati il costruttore Francesco La Corte, il progettista Fabio Seminerio e il capogruppo del Pd Giovanni Lo Cascio.

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