L'inchiesta

Corruzione al Comune, Mario Li Castri respinge ogni accusa durante interrogatorio

Ha risposto ai magistrati a tutte le domande Mario Li Castri, il funzionario comunale accusato di corruzione nel corso dell’indagine di finanzieri e carabinieri ha respinto ogni accusa. L’interrogatorio è durato circa 4 ore.

Li Castri, difeso dall’avvocato Marcello Montalbano, ha risposto a tutte le domande del gip Michele Guarnotta e del pm Giovanni Antoci. Il funzionario ha sostenuto di avere sempre rispettato le regole. Secondo l’accusa, il funzionario avrebbe dato parere favorevole a tre piani di lottizzazione e in cambio avrebbe ottenuto dai costruttori sotto inchiesta l’assegnazione di incarichi per l’architetto Fabio Seminerio, di cui sarebbe stato socio occulto.

Li Castri ha spiegato di avere sì svolto la libera professione, ma di averla abbandonata nel momento in cui fu nominato capo dell’area tecnica del Comune. Nessun conflitto di interessi, dunque, e nessun favore. Li Castri ha detto di avere incontrato Filippo Bisconti, conosciuto come imprenditore edile nello studio di Seminerio. Ha ribadito di conoscere Bisconti ma solo per questioni di carattere professionale in quanto architetto e imprenditore e ha negato la sua frequentazione abituale e gli incontri presso lo studio privato di Seminario.

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