La bomba ‘politica’ nella corsa a sindaco di Palermo la sgancia Matteo Renzi o quantomeno i renziani. Ed è una bomba che si chiama Davide Faraone.

Il senatore candidato sindaco di Palermo

Il Presidente dei senatori di Italia Viva, infatti, sarà candidato a sindaco di Palermo, secondo le anticipazioni di Repubblica. Matteo Renzi offre a tutti i possibili alleati questa scelta. Una scelta sulla quale Italia Viva punta. In fondo il partito dell’ex premier ed ex segretario Pd spende uno dei suoi uomini di punta per la candidatura alla quinta città italiana e si aspetta ‘ponti d’oro’

L’accordo con Forza Italia

La candidatura è offerta a tutti, chiunque voglia sostenerla ed allearsi ma parte da un ragionamento in corso con Forza Italia. Si perché i renziani in sicilia con gli azzurri hanno già siglato un patto, un accordo, una collaborazione che li porta anche formalmente nell’alveo del centrodestra. I due gruppi all’Ars sono federati.

Quanto pesa il Quirinale?

Nell’accordo le male lingue mettono anche la corsa al Quirinale di Silvio Berlusconi. l’ex cavaliere se le vuole giocare le carte e servono tutti i voti possibili da racimolare. Tutte voci ma con un fondamento nelle speranze recondite

La candidatura che sgombera il campo ed evita le primarie

Nell’immaginario della Leopolda da dove la candidatura viene lanciata deve trattarsi di una proposta che azzera il piatto sul quale già ci sono otto candidati ed evita il ricorso alle primarie proposte dalla lega e sposate fino a due giorni fa da Fratelli d’Italia con i centristi di Noi con l’Italia cantiere popolare possibilisti ma non entusiasti e viste, invece, solo come ultima spiaggia dalla stessa Lega locale.

Il più ampio progetto nazionale

ma la candidatura a palermo è solo una parte di una idea più ampia. Scendere in campo così, a gamba tesa, nella quinta città d’Italia che poi è anche il maggior comune al voto nella tornata amministrativa di primavera 2022 serve a consolidare l’alleanza centrista e anti sovranista alla quale Renzi pensa da tempo. Una alleanza che varrebbe, a livello nazionale, almeno il 10% e anche di più in Sicilia e sarebbe una sorta di terza gamba della coalizione di centrodestra con la mira a diventarne seconda gamba stabile.

Faraone tace

Ma lui, davide Faraone, tace. Nel 2017 era dato come possibile candidato alla Presidenza della Regione. Gli analisti e i bene informati raccontavano che la cosa lo solleticava, l’idea gli piaceva. ora che non c’è più lo scoglio Orlando potrebbe misurarsi su Palermo. Ma le provocazioni di Renzi, spesso, servono più a sparigliare le carte e dunque il silenzio, al momento, è quasi obbligatorio se non concordato

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