Un tavolo di confronto regionale, coordinato dall’ex deputato Rino La Placa per trovare la sintesi con gli alleati sul candidato alla presidenza della Regione e sul programma, partendo comunque da alcuni punti fermi come l’acqua pubblica. E’ quanto proposto dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nel vertice che si è svolto stamani a Villa Niscemi alla presenza di alcuni esponenti dei partiti di centrosinistra. Ad aprire il confronto è stato Orlando che ha ringraziato la coalizione che lo ha sostenuto alle amministrative per il successo elettorale e subito dopo ha affrontato il tema delle regionali. Il sindaco, pronto a lanciare la lista dei territori, ha suggerito il ‘modello Palermo’ come chiave di volta e ha rimarcato soprattutto la necessità di discontinuità col governo di Rosario Crocetta, auspicando l’unità del fronte anche nell’ipotesi che il presidente uscente confermasse la propria candidatura. Una linea che comunque necessiterà di un accordo che appare tutto in salita. Al vertice infatti non c’era il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti, perché non invitato. C’erano altri leader regionali di partito: come l’ex ministro Totò Cardinale, animatore di Sicilia Futura, che nel suo intervento ha richiamato all’esperienza dell’Unione; i socialisti Carlo Vizzini e Nino Oddo, oltre a Mariella Maggio, rappresentante provinciale e regionale di Art.1-Mdp. Assenti, come previsto, i centristi di D’Alia e gli alfaniani.
Per Sinistra comune, al vertice, hanno partecipato Giusto Catania, Sergio Lima, Luigi Perollo e Vincenzo Fumetta. Sc è andato oltre il concetto di discontinuità dal governo Crocetta parlando di “rottura”, tema che per la sinistra deve essere affrontato di pari passo con la scelta del nome del candidato governatore. Sostenendo in pieno alcuni dei punti esposti da Orlando (acqua pubblica, rifiuti e ruolo di Confindustria), Sc ha sottolineato comunque che si tratta di argomenti che il governo Crocetta, chi lo sostiene e l’ha sostenuto, ha trattato in modo diametralmente opposto rispetto all’idea programmatica che si intende costruire proprio attorno a questi temi. Per Sinistra comune la “rottura” con Crocetta e la sua esperienza di governo deve essere immediata, per questo gli esponenti di Sc hanno confermato la propria presenza al prossimo tavolo di confronto ma hanno chiesto “chiarezza”, anche perché nella giunta regionale siedono assessori espressione di chi ha preso parte al vertice di Villa Niscemi. Riunione che Antonio Rubino, che ha partecipato come componente del partito provinciale, ha abbandonato dopo essere intervenuto e avere sottolineato l’assenza nella discussione sulle regionali del segretario siciliano dei dem, Fausto Raciti, non invitato.
E dopo l’incontro di stamani Orlando e i partiti vistisi questa mattina si rivedranno la prossima settimana. Il prossimo vertice, come richiesto da Mariella Maggio in qualità di portavoce provinciale di Art.1-Mdp durante la riunione di oggi, sarà tra i leader regionali. Nel frattempo l’ex deputato Rino La Placa, su proposta di Orlando, ha avuto il mandato di lavorare a una bozza di programma con l’obiettivo di sintetizzare le istanze dei vari soggetti politici che siedono al tavolo, nato con l’aspettativa di esportare a livello regionale il “modello Palermo”, che ha permesso al professore di vincere alle amministrative.
La ‘bozza La Placa’ dovrebbe arrivare sul tavolo del prossimo vertice. Secondo quanto si apprende, Orlando avrebbe sostenuto durante la riunione a Villa Niscemi che se si riuscisse a mettere insieme una coalizione compatta attorno a un programma ben definito (acqua pubblica, la gestione virtuosa dei rifiuti, i temi del lavoro e dello sviluppo oltre che la lotta per la legalità) il presidente del Senato Pietro Grasso potrebbe addirittura ripensarci rispetto al “no grazie” espresso quasi un mese fa rispetto alla proposta di candidarsi alla presidenza della Regione. In alternativa, Art.1-Mdp ha ribadito la necessità di una discontinuità rispetto al governo Crocetta sia sui programmi sia sul nome del candidato, che in questo quadro non potrebbe essere espressione dei partiti che sostengono l’attuale giunta regionale. Insomma l’intesa è abbastanza in salita, l’auspicio è che entro fine luglio si trovi la sintesi sul programma perché a metà settembre si dovranno presentare le liste per le regionali di novembre.
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