Caterina Chinnici, figlia del giudice Rocco Chinnici, consigliere istruttore assassinato dalla mafia il 29 luglio 1983, è la candidata del Partito Democratico alle primarie di coalizione di centrosinistra da cu verrà fuori il nome del candidato alle elezioni regionali del prossimo autunno. Alla fine dunque ha prevalso la linea del segretario nazionale Enrico Letta in direzione opposta a quella della segreteria provinciale palermitana che aveva chiesto di non candidare parenti di vittime di mafia.

Prevale la linea di Enrico Letta

Dopo un’ampia discussione però ha prevalso la linea del segretario nazionale e il nome della Chinnici che, come recita in una nota il segretario regionale Barbagallo, “risponde ad alcune direttrici per noi fondamentali, in primis quello delle donne”. “Abbiamo scelto una donna che ha spessore – sostiene il segretario nella sua relazione – conoscenza approfondita della macchina regionale, avendo ricoperto il ruolo di assessore, e una cultura giuridica che non è in discussione, essendo anche una magistrata. Ed è per altro l’unica parlamentare siciliana da Bruxelles in giù in quota Partito Democratico, essendo parlamentare europea”.

Primarie festa d’inclusione

Un solo astenuto nella votazione che ha dato il via libera a Caterina Chinnici. “Riconosco inoltre a Caterina Chinnici – ha proseguito durante il suo intervento all’Astoria Palace Hotel di Palermo – una evidente capacità inclusiva e di ascolto di tanti mondi che cercano una candidatura disponibile all’ascolto che allarghi il campo. Le primarie sono utili se non sono soltanto una prova muscolare ma soprattutto – ha proseguito – se diventano le primarie delle idee, della partecipazione e una festa per includere il più possibile.

Chi è Caterina Chinnici

La candidata alle primarie del Pd può vantare una lunga carriera nella giustizia minorile, tra gli altri incarichi, nel 2008 è procuratore del Tribunale per i minorenni di Palermo e nel 2012 è nominata dal ministro della giustizia Paola Severino capo del dipartimento per la giustizia minorile, incarico confermato nel luglio 2013 dal ministro Annamaria Cancellieri. Nel giugno 2009 viene nominata dal presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo assessore regionale alla famiglia e alle autonomie locali e poi anche alla funzione pubblica, incarico che mantiene fino al 2012. Candidata come capolista del Pd al Parlamento europeo nel maggio 2014, viene eletta e poi riconfermata nel 2019.

Progetteremo attraverso l’ascolto delle persone

“Ringrazio il segretario nazionale Enrico Letta – fa sapere la candidata in quota Pd -, il segretario regionale Anthony Barbagallo, la direzione, i circoli, i militanti e tutta la comunità del PD, una comunità d’idee e valori, per la fiducia riposta in me nell’affidarmi una così grande responsabilità, che è innanzitutto quella di progettare attraverso l’ascolto, di mettere al centro le persone per costruire con loro una proposta di governo ampia e coinvolgente. Lo farò con tutte le mie energie, con lo stesso spirito di servizio alla collettività che ha sempre caratterizzato il mio impegno civico e con la voglia di lavorare per la terra che amo, la Sicilia”.

Si vota il 23 luglio

Adesso dovrebbe attenderla la corsa con le insegne del suo partito alle primarie dell’area progressista, in cui è già certa la candidatura di Claudio Fava di “Centopassi per la Sicilia”; probabile anche il nome del sottosegretario Giancarlo Cancelleri per il Movimento 5 stelle. Della coalizione fanno parte anche Articolo 1, Europa Verde, Sinistra Italiana e Psi. Da oggi e fino al 30 giugno è possibile presentare le candidature da parte della coalizione progressista. Per votare on line o ai gazebò (il 23 luglio) è obbligatorio registrarsi, fino al 21 luglio, attraverso il sito presidenziali22.it. “Sono contento – dice Claudio Fava, commentando la candidatura di Caterina Chinnici  – che anche il PD abbia indicato la propria candidatura. Con Caterina Chinnici, a cui do il mio affettuoso benvenuto in queste primarie, avremo l’occasione per confronti concreti e intensi. Sarà un primo passo verso la campagna per le elezioni regionali d’autunno, che promettono un cambio definitivo di marcia per la Regione e per i siciliani.”

Articoli correlati