Totò Cuffaro fa rinascere la Democrazia Cristiana. La consacrazione del partito centrista è avvenuta di fronte al pubblico del cinema Politeama, durante la presentazione dei candidati facenti parte della lista. Un gruppo che, secondo l’ex presidente della Regione, è rinnovato nei volti e nei contenuti. Quindici le donne in lista, di cui inserita proprio in cima all’elenco, ovvero Nunzia Albano.

Cuffaro: “Riportiamo la DC nella scheda elettorale”

Un Totò Cuffaro accolto a braccia aperte dai suoi sostenitori, presenti alla convention della nuova compagine elettorale. Manifestazione iniziata con il suono dell’inno italiano e di quello siciliano, fortemente voluto dal leader della Nuova DC, il quale saluta con un sorriso la presentazione della lista per le prossime amministrative a Palermo. “Oggi riportiamo la Democrazia Cristiana nella scheda elettorale. Un partito che era rimasto nei sentimenti delle persone. Io ricevevo una sola domanda. Perchè non torniamo in un partito di valori in Sicilia? Adesso, per questa competizione a Palermo, la gente potrà scegliere di votare non per amicizia, ma un’idea, una storia”.

“Lagalla grande candidato. Possiamo vincere al primo turno”

Inevitabili le considerazioni sulla prossima tornata elettorale di giugno, sulla quale Totò Cuffaro crede nei propri mezzi e in quelli della coalizione capitanata da Roberto Lagalla. “Questa coalizione, intorno ad un grande candidato come Roberto Lagalla, può vincere serenamente al primo turno. Tutti insieme, possiamo organizzare un programma che possa attivare un meccanismo che possa permetterci di richiedere a Roma per sistemare il dissesto di bilancio”.

Una campagna elettorale nella quale Cuffaro si focalizzerà sui programmi. “Tutta la lista della Democrazia Cristiana è nuova, nella scelta e nei giovani. Con questa forza e con questa novità che facciamo una nuova Democrazia Cristiana. C’è una persona che abbiamo condiviso, ovvero Antonietta Tirrito, sulla quale ci riconosciamo. Il nostro impegno non è prendere assessori, ma deve essere quello di portare un’idea e un valore prima nella scheda elettorale e poi nel Consiglio Comunale.

“Conosco Lagalla da oltre vent’anni”

Sulle polemiche scatenatesi nei giorni scorsi, l’ex presidente della Regione ricorda che il suo rapporto con Lagalla è di vecchia data. “Peccato che si siano accorti del mio abbraccio a Lagalla con venti anni di ritardo. Io ho scelto Lagalla come assessore alla Sanità nel 2006. Lo conosco dai tempi dell’Università. E’ un amico da prima delle nostre esperienze politiche. Penso che se c’è una cosa Lagalla non farebbe mai è farsi condizionare da me”.

“Ho scontato la mia pena”

Cuffaro ricorda poi il suo percorso di vita. “Questa canea mediatica che ho registrato, l’ho accettata – ha proseguito Cuffaro -. Posso dire con serenità che ho fatto un processo in silenzio, rispettando ogni grado di giudizio. Mi sono costituito prima ancora che emettessero un ordine di custodia cautelare. Ho fatto cinque anni di carcere senza un solo giorno di sconto, così come la Costituzione dice. Lo stesso documento che tutti dovremmo rispettare, tutti e sempre. Non rimango detenuto per tutta la vita. Non ho un fine pena con la data mai scritto sopra”.

Cuffaro su Falcone: “E’ un eroe. Il 23 pregherò come migliaia di palermitani”

Alla domanda in merito alla commemorazione del trentennale delle stragi, Cuffaro ha dichiarato quanto segue. “Grande rispetto per Maria Falcone. Io non sono un istituzione. Sarò uno delle centinaia di migliaia di palermitani che si fermerà a pregare per Giovanni Falcone, un eroe e un martire di tutti. Farò il mio dovere. Penso che la preghiera e la fede sia la scelta più importante in questi momenti”.