E alla fine arrivò il primo allargamento della coalizione. Anche la Dc Nuova di Totò Cuffaro siede, per la prima volta, al tavolo del vertice di centrodestra a Palermo.
Seconda riunione ufficiale del centrodestra
Si tiene oggi pomeriggio la seconda riunione ufficiale della coalizione di maggioranza dopo l’incontro di due settimane fa al quale la Dc non era stata invitata fra le polemiche mentre era assente per protesta Cantiere Popolare, la formazione di Saverio Romano che fa parte integrante della coalizione che sostiene Nello Musumeci ed esprime anche assessori nella giunta regionale.
I presenti al primo tavolo
Al primo tavolo c’erano, due lunedì fa, la Lega, Fratelli d’Italia, Diventerà Bellissima, Forza Italia, Udc e Sicilia Futura che al momento della convocazione del vertice di allora sembrava essere una costola, ormai, di Italia Viva ma adesso sembra esserne tornata un corpo estraneo. Allora, si disse, sarebbe stato un vertice in due tempi alla ricerca dell’unità. Ricuciti i mal di pancia interni si puntava ad allargare la coalizione nel, secondo vertice.
L’allargamento di oggi
Oggi da sei partiti si passa a otto. Torna a sedersi cantiere Popolare che era stato invitato già al primo giro essendo parte integrante della maggioranza regionale. Il primo allargamento è proprio alla Dc Nuova di Totò Cuffaro, Un invito che ha sbloccato anche la situazione che aveva portato all’assenza polemica.
Chi ancora manca al tavolo
Ma al tavolo mancano ancora forze che sono in forte avvicinamento anche se, dopo l’ultimo colpo di mano, anche forze divisive. prima fra tutte proprio Italia Viva data da settimane in viaggio verso il centrodestra e federata all’Ars con Forza Italia. Ma la candidatura di Davide Faraone investito da Renzi dalla Leopolda domenica sembra aver raffreddato i rapporti e riscaldato gli animi.
Troppi candidati sul tavolo
Sul tavolo ci sono troppi candidati ma anche una richiesta di far tutti un passo indietro avanzata da Sicilia Futura e di traslocare la discussione verso i programmi avanzata dalla Lega
Un vertice ancora interlocutorio
Visti tutti i temi ancora poco chiari e le tensioni latenti anche oggi il vertice sarà interlocutorio in attesa di ulteriore allargamento ma soprattutto in attea di un metodo di lavoro condiviso visto che la lega ha messo in campo l’ipotesi primarie ma a livello locale prima si vuole tentare la mediazione, la sintesi. C’è ancora tanta strada
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