Il vertice di maggioranza ancora non c’è ma già inizia lo scontro. E al centro di tutto c’è l’Udc, il partito di centro che vuole candidare  sindaco di Palermo e lo propone agli alleati ma che al tavolo, a quanto sembra, non vuole pezzi del entro.

La nuova Dc di Caffaro esclusa dal confronto

“Apprendo da una giornalista, cosa molto irrituale, che la DC non è invitata alla riunione del centrodestra. Il nostro è un partito umile ed educato, non va dove non è invitato. Amiamo la riflessione, ma non abbiamo la vocazione alla clausura. Troveremo altra compagnia con cui incontrarci”. Così scrive oggi su Twitter l’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro.

Il gran rifiuto

Era già avvenuto in occasione del ‘Patto dei Paccheri’ ed anche allora non l’aveva presa bene l’ex presidente  Totò “vasa vasa” Cuffaro. Adesso, però, la seconda esclusione dal tavolo del centrodestra fa più che discutere e rischia di esser emotivo di scontro.

Il vertice convocato per oggi ma già rinviato prima di questa polemica

Il vertice doveva essere oggi all’Ars, ma dietro input di Vincenzo Figuccia, non è stata ritenuta consona al dibattito una sede istituzionale, “neutrale”, come Palazzo dei Normanni. Così il confronto tra i partiti del centrodestra è slittato a lunedì, “in casa” della Lega.

Cantiere Popolare ‘bacchetta’ l’atteggiamento dell’Udc

‘Con riferimento al vertice di centrodestra per discutere di programmi e alleanze e al presunto mancato invito alla Dc, ci auguriamo che si sia trattato di un equivoco. L’unico centrodestra nel quale possiamo riconoscerci non può che essere inclusivo” dice Massimo Dell’Utri, coordinatore regionale di Cantiere Popolare- Noi con l’Italia

I rumors smentiti

I primi rumors sui giornali parlavano dell’ingresso di Cuffaro nel patto “Forza Italia Viva” siglato dopo la cena tra Miccichè e Renzi. Rumors alimentati anche dal fatto che lo stesso Cuffaro, forte dei successi della nuova DC alle Amministrative di ottobre, aveva dichiarato: “Ho parlato con Saverio Romano, Davide Faraone e Fabrizio Ferrandelli. Diremo la nostra sulle comunali a Palermo e sulle regionali”, diceva in un’intervista a Repubblica Palermo. Il contatto con Faraone sembrava quindi indicare l’ingresso della nuova “Balena Bianca” in questo “minestrone” di centro.

Cosa poi smentita dallo stesso Cuffaro: “Miccichè e i renziani non mi vogliono, ma non potranno fare a meno delle mie idee”, ha detto in un’intervista al Fatto Quotidiano.

I candidati del centrodestra

Ecco i nomi in ballo nel centrodestra: Roberto Lagalla (Udc), Marianna Caronia e Francesco Scoma  (Lega), Carolina Varchi (Fdi), Alessandro Aricò (DB). Ciccio Cascio e Francesco Greco (FI).

Le bordate di Cuffaro

In attesa di scoprire le mosse del centrodestra, Cuffaro – che nonostante l’interdizione perpetua dai pubblici uffici vuole continuare a far politica per le Comunali e Regionali 2022 – continua a lanciare bordate su Twitter.

Pochi giorni fa se l’era presa con Edy Tamajo: “Leggo dalla stampa che l’On. Tamajo “non mi ha mai incontrato“. Ha ragione. Da responsabile di un partito parlo con i responsabili di partito. Tra l’altro avrei qualche difficoltà a capire in quale partito stia oggi Tamajo”. Quest’ultimo il giorno prima aveva dichiarato infatti: “Non ho mai incontrato Cuffaro, ne io né Nicola d’Agostino. Non si è fatta alcuna discussione politica sulle prospettive” relative alle Comunali di Palermo del 2022. E ha aggiunto di non essere interessato a candidarsi a sindaco.

 

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