Continua il dibattito interno alle forze di centrosinistra in merito al rilancio della candidatura di Franco Miceli come prossimo sindaco di Palermo. Non fa di certo eccezione il M5S, che ha tenuto questo pomeriggio un incontro civico organizzato al Magneti Cowork di via Amari. Momento di confronto aperto ad iscritti e cittadini, in cui hanno presenziato i volti noti presenti del movimento di Giuseppe Conte: da Adriano Varrica passando per Giampiero Trizzino e Roberta Schillaci, nonchè i tre consiglieri comunali attualmente in carica: Antonino Randazzo, Concetta Amella e la capogruppo Viviana Lo Monaco.

Resa dei conti nel M5S

Un confronto duro e serrato, nel quale si sono scontrate le due anime all’interno del mondo grillino. Da un lato chi vuole sostenere il profilo promosso dalla coalizione, ovvero quello di Franco Miceli, dall’altro chi esprime dissenso rispetto a questa decisione. Fra questi, si colloca il deputato regionale del M5S Giampiero Trizzino, che ha lasciato ad un post il proprio dissenso sulla vicenda Miceli.

“Qualcuno ha proposto prima e sostenuto dopo un nome che non solo non è del M5S, ma che è l’espressione delle forze politiche che hanno governato la città fino ad oggi. In tutta sincerità, a parte il gusto amaro che ti lascia in bocca questa storia, io c’ho già messo una pietra sopra e sono sereno. Non ho nessun rancore e continuerò a lavorare per la mia città, sebbene non era esattamente questa la strada che avevo immaginato per il M5S”. Parole che seguono idealmente le parole pronunciate dalla capogruppo a Sala delle Lapidi Viviana Lo Monaco, proprio a proposito della scelta di sostenere il nome di Franco Miceli. Una quadra difficile da trovare nella compagine pentastellata, che dovrà provare a fare sintesi nei prossimi giorni.

Il PD incontra Miceli in videoconferenza

Intanto, si muove anche il Partito Democratico. I vertici regionali e nazionali del PD hanno incontrato in conference call proprio Franco Miceli. L’obiettivo è capire i margini di un possibile ripensamento rispetto al ritiro della candidatura proposto nei giorni scorsi. I Dem si sono dati qualche giorno di tempo, anche per convincere i più scettici a sostenere la candidatura. La parola d’ordine è mantenere compatta la coalizione, anche alla luce del tramonto dell’ipotesi di un campo largo, vista la decisione di +Europa ed Azione di lanciare Fabrizio Ferrandelli verso lo scranno più alto di Sala delle Lapidi.

In mattinata Valentica Chinnici ha invitato all’unità

“Se Franco Miceli ci ripensa, noi saremo al suo fianco”. Così si era espressa questa mattina ai nostri microfoni l’esponente del movimento civico “Avanti InsiemeValentina Chinnici. La consigliera comunale ha tenuto una convention presso i locali dei Cantieri Culturali della Zisa. Un’occasione per riunire sostenitori ed alleati di coalizione, al fine di discutere di temi e programmi per le future elezioni amministrative nel capoluogo siciliano.

C’è in ballo la candidatura di Franco Miceli che, ultimamente, ha dato un grosso schiaffo ai partiti che oggi tergiversano. Credo che questo sia un segnale importante. Se ci ripenserà, saremo al suo fianco. E’ un’occasione unica per vincere. Dobbiamo prendere il meglio dell’esperienza di Orlando, ma andare avanti e creare una classe dirigente nuova. Finiamola con la narrazione di Palermo città irredimibile. Ci facciamo male da soli”, ha dichiarato la Chinnici.

“Sostenere Franco Miceli”, l’appello agli alleati di Giusto Catania

Appello che segue a quello pronunciato ieri, dal palcoscenico di Villa Filippina, da parte del leader di Sinistra Civica Ecologica Giusto Catania. L’esponente di Giunta Orlando ha pronunciato un messaggio preciso agli alleati. “Facciamo appello a Franco Miceli di accoglienza la sfida di Palermo. Chiediamo al PD, al Movimento 5 Stelle e alle forze della società civile di mettere da parte il tatticismo e di cogliere l’opportunità di vincere le elezioni con la candidatura di Miceli”, aveva dichiarato ieri Catania. Un appello parzialmente accolto dagli alleati, anche se c’è da smussare alcuni angoli. La sensazione, comunque, è che l’accordo si possa fare.

Articoli correlati