Sarà un 12 giugno di fuoco per i cittadini di Palermo, e non solo per le temperature estive. Da un lato, si è concretizzata la finale di ritorno dei playoff di Serie C che vedrà coinvolta la compagine di Silvio Baldini, chiamata a giocarsi un posto nella cadetteria contro il Padova; dall’altro ci sono le elezioni amministrative che rinnoveranno gli organi politici di Palazzo delle Aquile. La seconda domenica di giugno sarà quindi una giornata decisamente intensa, con un doppio impegno non solo per i palermitani, ma soprattutto per le istituzioni e per i tutori dell’ordine pubblico.

I rosanero sfideranno il Padova

Sul fronte sportivo, gli uomini di Silvio Baldini hanno guadagnato l’accesso alla doppia sfida di finale contro il Padova di Massimo Oddo. Qualificazione frutto della doppia vittoria dei rosanero, prima per 3-0 in trasferta e poi per 1-0 al Renzo Barbera, contro la Feralpisalò. Partite che saranno decisamente attese per i più accaniti supporters rosanero. In particolare la gara di ritorno per la quale, al 99%, i biglietti andranno a ruba, così come già successo nelle precedenti sfide dei play-off. La città vuole tornare in Serie B, con una promozione alla quale si affianca il possibile passaggio di proprietà fra Dario Mirri e lo sceicco Mansour, proprietario (fra gli altri) del Manchester City. Un closing che potrebbe fomentare le folle di appassionati di calcio in città.

Le amministrative chiameranno al voto i palermitani

Ma, come sopra ricordato, il 12 giugno è una data cerchiata in rosso per un altro motivo, ovvero le elezioni amministrative che riguarderanno il capoluogo siciliano. Sei i candidati attualmente in corsa: Roberto Lagalla, Fabrizio Ferrandelli, Franco Miceli, Rita Barbera, Ciro Lomonte e Francesca Donato. Sei esponenti che, con le loro liste a supporto, si contenderanno tutti gli scranni di Palazzo delle Aquile. Una macchina amministrativa che coinvolgerà non solo le elezioni amministrative, ma anche i cinque quesiti referendari per i quali si voterà sempre il 12 giugno.

Ci sarebbe da chiedersi cosa ne pensano i candidati a sindaco di Palermo di fronte ad una simile eventualità, concretizzata proprio in queste ore. Un impegno che comporterà, chiaramente, un dispiego ampio di forze nei seggi elettorali e nella gestione dell’ordine pubblico durante le operazioni elettorali.

C’è possibilità di un cambio di data per la gara di ritorno?

La domanda che si pongono quindi è una: c’è possibilità di un rinvio? Attualmente non ci sono pareri ufficiali in tal senso, ma è chiaro che questo potrebbe diventare argomento di stampo politico. Un’eventuale coincidenza fra i due eventi potrebbe aiutare qualcuno? Da questa contemporaneità, sarà favorito più il voto di lista o il voto d’opinione? Ragionamenti da segreterie politiche ma che potrebbero far propendere qualcuno ad avanzare richieste in tal senso.

A tal proposito, c’è un precedente nel passato recente italiano. Casale-Como, match che ai tempi riguardava il campionato di Serie D, si giocò domenica 11 marzo 2018 anzichè domenica 4 marzo. Ciò per la concomitanza con le elezioni regionali e politiche. La decisione fu presa dalla società lombarda, che l’ha comunicata sul proprio sito, in accordo con la Società Casale Fbc, Lega Nazionale Dilettanti e la Questura di Alessandria.

Giusto Catania chiede l’anticipo della partita

E su tale asse si muove il parere di Giusto Catania, rappresentante di Sinistra Comune, che chiede con forza l’anticipo della partita. “Il 12 giugno a Palermo si svolgeranno in contemporanea le elezioni amministrative e la partita di calcio, decisiva per promozione in serie B della squadra rosanero. Tale coincidenza rischia di rappresentare un problema democratico e di ordine pubblico per la città. Si dovrà predisporre un impegno straordinario delle forze dell’ordine e della polizia municipale e appare evidente che si corre il rischio di aumentare la fascia di astensionismo”.

“Invito il signor Prefetto di Palermo – continua l’esponente di Sinistra Civica Ecologista – a valutare la possibilità di chiedere alla Lega Pro di Serie C l’anticipo della partita tra Palermo e Padova, a sabato 11 giugno, al fine di non sovrapporre l’importante evento sportivo con il regolare svolgimento della competizione elettorale”.

Posizione condivisa dalla Lega

Il calcio, a volte, cambia gli equilibri, perfino quelli politici. Così, la posizione dell’attuale assessore alla Mobilità viene sposata dalla consigliera comunale della Lega Marianna Caronia. “La coincidenza fra le elezioni amministrative e la finale dei play-off di serie C con cui la nostra squadra si giocherà la promozione nella serie cadetta rischia di mettere a dura prova il sistema dell’ordine pubblico e della sicurezza in città”.

Un appello, quello della deputata regionale, rivolto al Prefetto e alla Lega Pro. “Mentre ci auguriamo tutti che i rosanero possano finalmente farci il regalo di una squadra nei massimi campionati nazionali, credo che sia indispensabile adottare un provvedimento che sia anche rispettoso dei lavoratori e delle lavoratrici delle forze dell’ordine e degli apparati di sicurezza, che certamente il 12 dovranno garantire la regolarità del procedimento elettorale. Confido nella sensibilità del Prefetto e dei dirigenti della Lega, perché si decida l’anticipo della partita. Avremo così un motivo in più per festeggiare giorno 12 una nuova stagione per la città.”

Ferrandelli risponde a Catania “Non scherziamo con le cose serie”

Diversa, invece, la posizione di Fabrizio Ferrandelli, candidato a sindaco di +Europa-Azione-Oso. “Non scherziamo con le cose serie, non tocchiamo il Palermo. Si può andare a votare anche la mattina, ci sono tante ore per votare. E poi si spera di poter andare tutti insieme a esultare per la vittoria del Palermo e per la promozione”.