Corsa a sindaco e regionali, è un fine settimana di lavoro politico intenso quello cominciato in Sicilia e qualcosa entro domenica dovrà succedere anche perché martedì a Roma torna a riunirsi il tavolo di coalizione nazionale al quale la Sicilia qualcosa dovrà dire

Spostato il termine per scegliere il candidato di centrodestra

E’ stato spostato di due giorni il termine ultimo per scegliere il candidato di centrodestra a sindaco di Palermo. Il nome condiviso doveva essere reso noto ieri, venerdì 89 aprile, ma così non è stato. Le condizioni per l’accordo non c’erano. Così, dopo la visita palermitana del leader della Lega Matteo Salvini che seguiva la trattativa romana di martedì scorso, il centrodestra torna ad incontrarsi in queste ore alla ricerca della quadratura del cerchio

L’importanza di Palermo

“Considerando l’incertezza per le elezioni regionali concentriamoci sulle comunali di Palermo, la quinta città d’Italia per noi importante” ha detto proprio a Palermo Matteo Salvini per il quale Palermo sarà un banco di prova fondamentale per ‘Prima l’Italia’, il suo progetto per allargare a moderati e autonomisti.

Fiducia in Scoma candidato

Massima fiducia in Francesco Scoma, candidato sindaco della Lega. Nel partito c’è ottimismo sulla possibilità di arrivare a una sintesi nel centrodestra, anche perché gli autonomisti sono federati col partito (anche se al momento hanno Totò Lentini candidato sindaco) e i rapporti con l’Udc (il candidato al momento è Roberto Lagalla) sono ottimi in vista delle politiche del prossimo anno.

Serve un passo indietro

“Qualcuno dovrà fare un passo indietro” dice ancora Salvini ma il suom appello sembra caduto nel vuoto e in campo restano in 4 ufficialmente più uno in pectore. Sono Carolina Varchi di Fratelli d’Italia, Roberto Lagalla dell’Udc, Totò Lentini degli autonomisti e proprio Francesco Scoma della Lega mentre manca il via per Francesco Cascio di Forza Italia

Faraone incontra Lombardo

Mentre a destra si litiga e a sinistra c’è già un candidato unico in campo, Franco Miceli, Davide Faraone lancia la sua lista di Riformisti e Liberali proprio nel giorno in cui viene avvistato seduto ad un tavolino di bar nel centro di Palermo con Roberto Di Mauro e Raffaele Lombardo. La corsa del primo candidato ad essere sceso in campo che ha rimarcato distanza da destra e sinistra non si è fermata e il capo dei senatori di Italia Viva parla con tutti

Le trattative per la Regione

Il nodo resta l’accordo per la regione che non arriva e anche gli appelli a separare le due cose (amministrative e regionali) continuano a cadere nel vuoto.

L’irruzione di Marcello Dell’Utri

Pesa anche la posizione assunta da Marcello Dell’Utri che a Palermo sposa Lagalla e boccia Cascio e alla regione dice evidente la necessità di ricandidare Nello Musumeci.

“Dell’Utri parla a titolo personale, non mi sembra che rappresenti nessuno” sostiene Matteo Salvini rispondendo ai cronisti

Incontro fra FdI e Db a Catania

Mentre a Palermo parlava Salvini, a Catania si sarebbe tenuto un vertice tra Fratelli d’Italia e DiventeràBellissima, alla presenza del governatore e fondatore del movimento DB Nello Musumeci. Al centro della discussione l’alleanza tra le due forze politiche e l’imminente voto per le amministrative e le regionali. Alla riunione hanno partecipato anche il senatore Ignazio La Russa, il responsabile organizzazione di FdI Giovanni Donzelli, Salvo Pogliese; per DB Ruggero Razza, Alessandro Aricò, Giusy Savarino.

Musumeci non si pronuncia

“Non voglio entrare in uno stucchevole dibattito elettorale” taglia corto il presidente della Regione, Nello Musumeci, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano un giudizio sulle ultime posizioni espresse da esponenti del centro destra.

“Affidiamoci con molta serenità – ha detto Musumeci – alla responsabilità politiche di tutte le forze del centro destra. Aspetto solo di conoscere il mio rivale o i miei rivali. E spero che i nomi arrivino presto”, Musumeci si è poi allontanato spiegando di essere atteso per una riunione su un tema che non ha precisato.

 

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