La Corsa a sindaco si fa più ‘dura’ e l’assenza di decisioni assunte rischia di mettere in difficoltà sia la coalizione di centrodestra che quella di centrosinistra

Ancora nessuna data

Nonostante manchino un centinaio di giorni alla scadenza del mandato di Leoluca Orlando, ancora non è stata scelta la data delle elezioni anche se è probabile che la decisione venga assunta nelle prossime ore e la scelta ricada su una delle ultime due domeniche di maggio, il 22 o il 29.

A rallentare anche questa scelta c’è la volontà di far coincidere le elezioni amministrative con i referendum e dunque si attende la data della consultazione ma la totale assenza di accordi nella coalizione è parte di questo ragionamento e dunque il ritardo non ‘dispiace’ ai decisori politici.

Libertà di sondaggio

La mancanza di una data evita anche che scattino tutte le limitazioni pre elettorali che riguardano e interviste dei candidati in tv, la pubblicità anche non regolamentata e l’uso dei sondaggi di opinione pre elettorale. E sono proprio i sondaggi a far scattare una serie di ragionamenti che riguardano sia il centrodestra che il centro sinistra

Quanto valgono i simboli di partito

Così un particolare sondaggio è stato commissionato dalle forze politiche in circostanze e situazioni diverse non sul candidato sindaco ma sui simboli di partito. E in particolare sono due le forze politiche che, in virtù dei risultati adesso stanno ragionando sul ‘come presentare le proprie liste.

La Lega e il suo simbolo in Sicilia

Il primo tema riguarda la Lega. Secondo il sondaggio ‘riservato’ una lista di chiara marca leghista raccoglierebbe circa il 6% in meno delle medesima lista con i medesimi candidati ma senza il simbolo della Lega che da molti siciliani è ancora percepito come un partito anti meridionalista.

Dunque avendo raccolto uomini e donne che in Sicilia hanno consenso e voti adesso si sta riflettendo se usare Palermo come banco di prova per una lista civica di ispirazione leghista ma senza il simbolo della Lega.

La tentazione civica dei 5 stelle

Un pensiero simile sfiora una parte dei 5 stelle dal lato opposto della barricata anche se i motivi sono, in parte, diversi. Sicuramente i pentastellati non potranno nemmeno avvicinarsi all’ultimo risultato elettorale ottenuto in Sicilia. Il consenso è inesorabilmente diminuito. Ma alcuni dei loro esponenti, invece, sono cresciuti.

A fare il paio con questo ragionamento c’è l’evidente spaccatura del mondo pentastellato come dimostrano le difficoltà di coalizione. Allora andare senza simbolo 5 stelle con una lista civica di ispirazione gialla potrebbe essere una idea vincente anche se non c’è un dato previsionale chiaro

Doppia lista

Ultima analisi in casa grillina potrebbe essere quella di proporre non una ma due liste: una con il simbolo ed una seconda civica. La seconda lista avrebbe anche la caratteristica di non dover passare dalle disposizioni statutarie pentastellate

Le esperienze civiche ‘pure’

A fronte di queste idea ci sono, poi, esperienza civiche come quella di Rita barbera che cercano di aggregare intorno a se soprattutto nell’area del centrosinistra e questo è un altro elemento di riflessione per i partiti

I precedenti

La scelta di correre senza simbolo non è nuova per partiti importanti a Palermo. Lo fece il Pd alle ultime elezioni a Palermo. Oggi quello stesso Pd cerca come prendere le distanze da una amministrazione Orlando non più amata dai palermitani ma al tempo stesso di mantenere la propria identità. Una cosa che al momento non sta proprio riuscendo ad un Partito democratico, anche quello, abbastanza diviso

 

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