Il centrodestra prova a serrare le fila in vista delle prossime tornate elettorali e lo scacchiere si fa sempre più fitto di mosse. Mentre il partito di Giorgia Meloni continua a puntare su Carolina Varchi come candidata sindaco di Palermo, Diventerà Bellissima sembra allinearsi sostenendo la sfida a Forza Italia, Lega e centristi. Le due forze politiche hanno anche liste pronte per una corsa solitaria. Ma l’intenzione di Fratelli d’Italia sembra essere le ricomposizione per le amministrative di maggio. L’ultima parola si potrà dire nel corso di un vertice che sarebbe in programma questa settimane.

Il  vertice romano per l’unificazione

Meloni, Salvini, Tajani e Cesa si incontreranno per capire se un accordo è possibile e se si potrà avere un centrodestra unito in occasione per le prossime elezioni, altrimenti, ognuno per la propria strada. Fratelli d’Italia però continua a lanciare messaggi agli schieramenti e avanza” la scelta di offrire al centrodestra la candidatura della Varchi”, così in una nota d’ieri del coordinatore regionale Giampiero Cannella, del provinciale Raoul Russo e del leader cittadino Francesco Scarpinato. La lega sembrerebbe aver afferrato il concetto, “Noi lavoriamo per riportare all’unità la coalizione. I nomi vengono dopo”, ha detto il segretario regionale Nino Minardo.

Ora però il centrodestra è spaccato

Al momento però il centrodestra sembra essere spaccato in due come due sarebbero i candidati. Uno dell’asse Fratelli d’Italia-Diventerà Bellissima e uno di Forza Italia, Lega, Udc, Cantiere Popolare, Mpa e Democrazia Cristiana. In questo scenario i nomi in campo sarebbero quelli della Varchi da un lato e Roberto Lagalla o Francesco Cascio dall’altro.

Lagalla candidato

Proprio Lagalla, attuale assessore regionale  ed esponente dell’Udc, in questi giorni ha fatto intendere che correrà anche nel caso di una coalizione che fallisca la riunificazione. Si candiderà sfidando l’ormai probabile candidato di centrosinistra Franco Miceli. Meno quotato Cascio, malgrado possa contare su un gradimento trasversale che arriva proprio fino al partito della Meloni e coinvolge quello di Salvini.

Equilibri ancora da trovare

La matassa però è più intricata di quanto possa sembrare visto che in ballo ci sono anche le elezioni regionali. La Lage alla fine potrebbe anche rinunciare al nome del candidato di sindaco di Palermo nell’ottica di una riunificazione. In caso di riunificazione il centrodestra potrebbe offrire alla Meloni la candidatura in città: lasciando libera la scelta fra Varchi e Aricò e dando per scontato che la leader di Fratelli d’Italia faccia cadere le ambizioni sulla Regione e dunque la sponsorizzazione del Musumeci bis. Così il centrodestra unito a Palermo aprirebbe a un accordo alle regionali con Forza Italia, che opterebbe per la presidenza dell’Ars.

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