“Non esiste altra coalizione possibile se non quella che, in queste ultime settimane, ha avviato un confronto programmatico per la città del futuro. Se il Partito Democratico sceglierà di rompere l’unità delle forze progressiste per costruire spazi trasversali ed ambigui si assumerà una grave responsabilità”. Lo scrive il coordinamento di Sinistra civica ecologista in un post su Facebook.

L’ultimatum: “Siamo incompatibili con chi governa la Regione”

“Da mesi – proseguono – lavoriamo unitariamente ad un programma di governo che tuteli il carattere pubblico e renda efficienti servizi; per una città accogliente, ecologica e a misura di bambine/i; per uno sviluppo industriale sostenibile per contrastare la povertà sociale, culturale ed educativa.

Appare inaccettabile che, mentre si discute di queste cose, un pezzo della coalizione lavora per costruire papocchi elettorali insieme a soggetti politici che hanno dimostrato la loro inaffidabilità e slealtà nel governo della città e che governando la Regione, in questi anni, hanno dimostrato di essere incompatibili con i valori, i principi e i programmi che noi sosteniamo.

Non siamo disponibili ad essere complici di simili comportamenti e serve immediatamente un chiarimento politico: il Pd scelga con chi stare, sapendo che la città di Palermo non può essere usata come merce di scambio per garantire posizioni di potere e logiche spartitorie a livello regionale”.

Art1, “Palermo ha estremo bisogno di una politica seria”

“Distruggere quel che di positivo è stato costruito in questi mesi per inseguire astratti disegni politici che nulla hanno a che fare con la realtà in cui tutti noi viviamo: sarebbe questo il risultato a cui si giungerebbe se prevalesse nel Pd la linea di chi vuol gettare a mare l’alleanza con le liste coerentemente schierate nel centrosinistra per cercare impossibili intese con chi nel Consiglio comunale di Palermo ha recitato tutte le parti in commedia, senza mai preoccuparsi delle conseguenze dei suoi atti sulla vita dei cittadini”. Lo afferma Mariella Maggio, segretaria provinciale di ArticoloUNO, una delle forze che hanno contribuito alla nascita del nuovo soggetto politico “Sinistra Civica Ecologista” che si presenterà alle prossime elezioni amministrative del capoluogo siciliano.

“Palermo ha estremo bisogno di una politica seria, per lo sviluppo economico e civile della città – avverta Mariella Maggio – e il Pd deve scegliere se continuare una battaglia strategica con le altre forze progressiste o inseguire i sedicenti ‘centristi’ nel nome di una furbizia tattica che non paga, mai”.

Terminelli, “Confusione nel Pd”

“La confusione nel dibattito del PD sulle comunali di Palermo rischia di creare problemi all’intera coalizione. Non possiamo pagare tutti questo caos. Il PD dica da che parte vuole stare: se in un’area progressista o in campo largo indistinto con Forza Italia e con chi ha contrastato l’innovazione a Palermo”. Lo dichiara Ninni Terminelli, presidente dell’associazione Sinistra delle Idee.

Pd, “dialoghiamo con Miccichè”

“Approfittare della spaccatura in Sicilia del centrodestra con un pezzo di Forza Italia e gli autonomisti di Mna in rotta col governatore Nello Musumeci e tentare di allargare il campo delle alleanze per le regionali d’autunno e le amministrative di primavera soprattutto perché il fronte tra i Dem e il M5s comincia a essere stretto per i dissidi interni al movimento”. È con questo spirito, che il segretario del Pd in Sicilia, Anthony Barbagallo, sta dialogando con Gianfranco Miccichè, che deve gestire tra l’altro lo “scontro interno al partito esploso ieri sera dopo le dichiarazioni di Musumeci, con il leader azzurro a capo di un gruppo ostile alla ricandidatura del presidente della Regione e un altro pezzo invece che spinge per mantenere il sostegno al governatore, capeggiato dagli assessori forzisti che siedono nella giunta”.

“Abbiamo riunito la segreteria regionale del Pd dieci giorni fa e abbiamo condiviso la necessità di allargare il campo – dice Barbagallo all’ANSA – Con Miccichè ci parliamo e vediamo ogni giorno, ci siamo visti ieri a pranzo, ci siamo visti l’altro ieri e ci vedremo anche oggi. Non rientra neppure nel campo delle indiscrezioni che c’è un accordo Pd e Forza Italia, il tema è un altro: c’è una parte del centrodestra che si sta spaccando. E stiamo ragionando se ci sono compatibilità, il percorso è difficile”.

 

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