Corteo per le strade di Palermo dei lavoratori dei call center. Lo sciopero regionale in Sicilia è stato proclamato da Cgil, Cisl e Uil. Il lungo serpentone è partito alle 9 da piazza Croci, e si è snodato lungo la via Libertà, la via Ruggero Settimo, la via Cavour, fino a villa Whitaker, sede della prefettura.

“Siamo scesi in piazza con i lavoratori dei call center per supportare le loro richieste per la regolamentazione del settore contro le delocalizzazioni selvagge e per sollecitare il governo nell’approvazione di emendamenti che garantiscano la crescita di questo comparto fondamentale delle telecomunicazioni”, dicono il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, il segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e il coordinatore territoriale Uil di Palermo Gianni Borrelli.

La crisi dei call center in outsourcing per i sindacati deve essere affrontata dalle istituzioni con atti strutturali: “Chiediamo una risposta definitiva, i lavoratori non possono più aspettare. Portiamo ai lavoratori in sciopero la solidarietà di tutto il mondo del lavoro palermitano a difesa delle aziende in crisi. Chiediamo, come abbiamo fatto martedì scorso alla fiaccolata per i lavoratori di Almaviva, che Palermo e la Sicilia non perdano occupazione, posti di lavoro e prospettive di crescita e che i lavoratori possano continuano a lavorare dignitosamente anche nella nostra regione, senza bisogno di andare via”.

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