Ancora in piazza i dipendenti della Tim di Palermo. Hanno sfilato in corteo, otto la pioggia, partendo dalla sede di via Ugo La Malfa per protestare contro tagli dichiarati dall’azienda con la disdetta unilaterale della contrattazione di secondo livello.
La protesta procede quindi senza sosta. Dopo la manifestazione degli 80 dipendenti della sede di via Manzoni e il sit-in davanti al punto vendita Telecom di via Libertà, i lavoratori sono tonati in piazza e hanno scioperato per novanta minuti a fine turno. Azione proclamata a livello regionale da Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom.
“Temiamo una ricaduta economica consistente – spiega Fabio Maggio, dipendente Tim e componente della segretario provinciale Cgil – e una contrazione significativa dei diritti conquistati negli ultimi anni, – spiega uno dei lavoratori – al punto da rischiare lo smantellamento del contratto nazionale del settore. Rende ancora più teso il clima tra i lavoratori l’assenza di un piano industriale chiaro di Tim che crei sviluppo, investimenti e stabilità occupazionale”.
Durante il corteo i lavoratori, che indossavano una maschera raffigurante la faccia del premier Matteo Renzi in polemica con il governo nazionale, hanno gridato: “Vogliono seppellire la nostra storia, la nostra azienda, il nostro salario, i nostri diritti, la nostra dignità”, “Non farti seppellire vivo”,“Partecipa alla lotta”.
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