Il Consiglio della Sesta Circoscrizione della Città di Palermo invita la cittadinanza a un appuntamento di pubblica utilità per rimuovere la scritta scritta sul muro della stazione Francia che inneggia alla mafia. Si legge infatti come testimonia la foto la frase “Cosa nostra comanda”.

La nota del Consiglio della Sesta Circoscrizione

“Venerdì 20 ottobre, alle ore 10.00 – scrivono in una nota stampa – ci ritroveremo nei pressi della stazione Francia per rimuovere una scritta inneggiante alla mafia. Questa iniziativa sottolinea l’importanza della legalità e della responsabilità civica nel contesto del benessere collettivo e dell’ordine pubblico. Invitiamo tutti i residenti, le organizzazioni locali e la stampa a unirsi a noi in questo importante atto non soltanto simbolico, ma che pone le basi per un progetto più ampio di rigenerazione del piazzale Gaspare Ambrosini (ex Francia), con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita nella nostra Circoscrizione. Per ulteriori dettagli contattare direttamente i rappresentanti del Consiglio. Grazie per il vostro supporto e la vostra partecipazione”.

“Sei morto, ti sparo”, scritte con minacce al primario a Licata

“Crapanzano 6 morto”, “Crapanzano ti sparo”. Queste le scritte, intermezzate da tre croci, realizzate con bomboletta spray di colore rosso che sono comparse pochi giorni fa sul portone d’ingresso dell’area Salute mentale dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata. Minacce rivolte al primario di Psichiatria su cui hanno già avviato le indagini i poliziotti del commissariato cittadino. Tuttavia, non ci sono telecamere di videosorveglianza poste a presidio dell’area dove c’è il portone d’ingresso.

Arriva la solidarietà dell’ordine dei medici agrigentini. “Non ci abitueremo mai a episodi di questo genere che condanniamo con tutte le nostre forze. Le scritte – ha detto Santo Pitruzzella, presidente dell’Ordine dei medici di Agrigento – hanno il sapore amaro della violenza che si esplica con l’intimidazione. L’Ordine è a fianco del professionista”.