Avrebbe fatto prostituire la giovane compagna anche durante la gravidanza, costringendola anche a rapporti di gruppo, la avrebbe anche violentata e perseguitata. E’ Fabrizio Lasagna l’ex calciatore 28enne palermitano condannato ieri a sei anni e otto mesi, in abbreviato.

La ragazza è riuscita a trovare il coraggio di denunciare il suo ex dopo l’intervento della madre e della zia, avvisate da parenti e conoscenti, anche in forma anonima attraverso Facebook.

La storia tra i due era cominciata nell’estate del 2013 e, dopo il primo idillio e le promesse d’amore, si è trasformata in un inferno. Anche se la vittima, assistita dall’avvocato Toni Palazzotto, costretta a incontrare sino a 20 uomini al giorno in appartamenti a Palermo, all’Addaura e a Partanna Mondello, ma anche a Milazzo e in Svizzera, non se n’è subito resa conto.

Fabrizio Lasagna, ex attaccante, per brevi periodi, di società di A e B ma soprattutto di Lega Pro, al processo si era presentato come vittima ma la pena inflittagli è stata estremamente severa e prevede anche l’obbligo di risarcimento del danno in favore della ragazza, nipote diretta di una donna boss, a sua volta moglie di un superkiller di mafia.