prima una sorta di comizio davanti lo stabilimento ex Fiat, poi a casa di uno dei 21 ex dipendenti lear, azienda dell’indotto per ricevere dalle mani di una delegazione la lettera di ringraziamento per quello che il decreto dignità ha fato per loro. Poi a cena. un incontro privato, riservato fra il ministro e 21 lavoratori.
E’ l’anomalo avvio della visita in Sicilia di Luigi Di Maio che domani sarà a Catania per visitare le zone colpite dal terremoto e dall’alluvione anche se la visita è nata per constatare i danni del sisma.
“Venite al ministero e firmiamo l’accordo per gli ammortizzatori sociali” ha detto Di Maio parlando ai sindacati e agli operai di Blutec nel piazzale davanti alla fabbrica a Termini Imerese. “Chiamerò Fca alle sue responsabilità per Termini Imerese e per tutto il territorio nazionale” ha aggiunto per poi proseguire “La mia parola è una: se vi dico lavoreremo insieme e staremo insieme così sarà. Quando ho preso impegni per l’Ilva e la Whirlpoll li ho mantenuti”.
“Non deve passare il messaggio che siccome c’è qualche ‘prenditore’ che ha preso i soldi degli italiani noi abbandoniamo gli operai: questi sono lavoratori che sono stati presi in giro tante volte dai governi. Sono venuto a dire a queste persone che gli staremo sempre vicino: o Blutec rispetta gli impegni o lo Stato si farà rispettare. Una cosa è certa queste persone non saranno abbandonate ma sostenute”.
“Sono qui per parlare con loro anche uno ad uno – ha aggiunto – Avranno sempre un governo amico dalla loro parte. Sono stanco che in passato sono state prese in giro troppe volte le persone È finita l’epoca delle menzogne dei governi che dicevano di trovare una soluzione e poi si mettevano d’accordo con i ‘prenditori'”.
“Stiamo aspettando entro novembre, quindi nei prossimi giorni, una risposta da Blutec sul mantenimento degli impegni che ha assunto e delle promesse che ha fatto. Altrimenti ci metteremo insieme ai lavoratori, ai tecnici del ministero e troveremo un’altra soluzione”.
“L’idea nostra è che non possiamo cedere al ricatto occupazionale di chi viene qui a dire mi dai i soldi se no licenzio e poi non mette a lavorare le persone – ha concluso – Questo è solo un modo per sfruttare le sofferenze della gente”.
Dopo avere parlato agli operai di Blutec davanti al piazzale della fabbrica, a Termini Imerese, con i lavoratori che hanno accolto con soddisfazione i suoi impegni per la soluzione della vertenza, il ministro per lo Sviluppo, Luigi Di Maio, ha incontrato in forma privata una ventina di lavoratori di alcune aziende dell’indotto ex Fiat, rimasti senza paracadute sociale. Per queste persone il ministro ha inserito nel decreto fiscale una norma, estesa anche ai lavoratori di Gela, per l’attivazione di ammortizzatori. All’incontro col ministro partecipano anche alcuni familiari dei lavoratori. Il ministro è stato invitato a casa di uno di loro ed ha deciso di andare. Lì ha ricevuto una lettera di ringraziamento firmata da tutti gli operai ex Lear indotto Fiat
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