Era attesa già alla fine della scorsa settimana. L’abbiamo chiamata in tutti i modi possibili da ‘ordinanza ammazza Natale” a ‘provvedimento anti esodo verso Sud’ per finire con ‘ordinanza dell’Immacolata’. Ma nonostante le indiscrezioni le nuove regole anti contagio da covid19 e anti esodo per la Sicilia ancora non ci sono. L’ordinanza regionale annunciata per domenica, poi per lunedì, quindi per il giorno dell’Immacolata, ancora non arriva anche se oggi potrebbe essere il giorno buono. Le norme comportamentali, le previsioni e i controlli, infatti, dovrebbero entrare in vigore dal fine settimana che ormai si appresta ad arrivare.

Lo slittamento non sarebbe stato legato all’influenza del Presidente Musumeci che, nonostante la febbre, ha tenuto alcune videoconferenze, ma ad oggettive difficoltà organizzative che sono emerse dopo i sopralluoghi tenici effettuati prima negli aeroporti e poi anche in stazioni ferroviarie e porti.

Di fatto la mole di passeggeri attesi e la situazione infrastrutturale delle stazioni ferroviarie rendere quasi impossibile organizzare aree tamponi adeguate in tutte le stazioni e non sarebbe ipotizzabile il ‘filtro’ a Messina perchè causerebbe il blocco del traffico e ritardi insostenibili dalla rete ferroviaria e dall’organizzazione del traffico o, in alternativa, il blocco di tutti i viaggiatori a Messina.

La nuova ordinanza, dunque, prevederebbe tamponi obbligatori in aeroporti e nei porti dove sia possibile organizzare le aree di controllo in funzione degli arrivi. Per tutti gli altri viaggiatori che non possono essere controllati scatterebbe l’obbligo di sottoporsi al tampone dopo l’arrivo nei drive in sparsi per il territorio o di munirsi di un tampone negativo effettuato nelle ultime 48 -72 ore antecedenti al viaggio.

La nuova ordinanza, in vigore dal 12 al 20 dicembre, dovrebbe prevedere anche misure legate agli orari dei negozi,  ma demanderebbe ai sindaci l’allungamento o meno dell’orario di chiusura fino alle 21 come da dpcm nazionale e l’applicazione di eventuali norme più restrittive come il divieto di stazionamento imposto a Palermo da Orlando per due settimane a novembre e che lo stesso sindaco del capoluogo starebbe pensando di replicare in occasione delle feste o in prossimità delle stesse.

Ma prima che il documento arrivi alla firma di Musumeci mancano ancora gli ultimi dettagli e dunque potrebbero inserirsi altri provvedimenti  anche alla luce della riduzione della circolazione del virus che, però, non ci deve far abbassare la guardia