Tamponi rapidi già da metà settimana per chiunque arrivi in Sicilia non soltanto in aeroporto ma anche al porto o nelle stazioni ferroviarie e controlli del rispetto dei divieti di assembramento in strada come durante lo shopping. Rafforzamento delle Usca non solo scolastiche e altri provvedimenti in fase di studio da parte del Comitato tecnico scientifico che saranno integrati in corsa.
Sono le previsioni della bozza di ordinanza regionale che si trova alla firma del Presidente della Regione Nello Musumeci. La Regione è preoccupata dall’ondata di rientro in occasione delle feste di Natale. I divieti imposti dal dpcm nazionale, infatti, scattano dal 21 dicembre ma il rientro è già iniziato. Ieri raddoppiati gli arrivi negli aeroporti: 3800 i passeggeri a fronte dei 2000 del fine settimana precedente, l’ultimo di novembre. Complice il week-end lungo dell’Immacolata in molti hanno scelto questo ponte fino a mercoledì per tornare a trovare i propri cari in Sicilia sapendo di non poterlo fare a Natale ma in tanti arriveranno entro il 21 per riparrtire solo dopo il 6 gennaio.
Così il Ministro dell’Interno Lamorgese ha inviato una lettera ai prefetti chiedendo di sensibilizzare le forze dell’ordine nei controlli puntuali e stringenti. Insomma che non lascino correre. Si raccomanda un invito al rispetto delle prescrizioni. Il ricorso alla multa solo nei casi in cui ci sia resistenza o palese disprezzo delle regole. Per queste feste sono stati autorizzati straordinari per 70mila addetti alla pubblica sicurezza.
“Il rischio di un nuovo esodo verso il Sud è un fatto reale, che non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il ministero della Salute” ha detto già ieri il presidente della Regione. Anche la Sicilia , come già deciso a livello centrale, vuole evitare il rientro per la visita ai parenti o anche quello turistico, stavolta, contrariamente a quanto avvenuto in estate. Ma forse per evitarlo è già troppo tardi
“C’è – prosegue – un sostanziale miglioramento in Sicilia e si inizia finalmente a vedere una progressiva regressione della pressione sulle strutture ospedaliere. Non possiamo, quindi, rischiare di far correre di nuovo il virus per comportamenti individuali che appaiono improntati a superficialità. Lo dobbiamo alle tante vittime che abbiamo avuto e alla straordinaria passione con cui migliaia di operatori hanno adempiuto con professionalità alla loro missione di vita”.
Ma la vera sfida sarà prima delle feste vere e proprie. Una sfida importante per evitare la temuta terza ondata. Gli effetti dei controlli e degli spostamenti, infatti, li vedremo solo a metà gennaio
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