Le avevano fatto il test sierologico al dito. Ed era risultato negativo. Da qui il trasporto all’ospedale palermitano per essere seguita in vista del parto.

Una gravida, ricoverata al reparto di Ginecologia e Ostetricia del Civico di Palermo, è risultata positiva al Coronavirus.

Si tratterebbe di una trentenne, di origini africane, arrivata a a Palermo da Lampedusa e ricoverata da due giorni all’Arnas Civico per dei problemi legati alla gravidanza.

La donna aveva potuto fare accesso in reparto perché inizialmente era risultata negativa al test sierologico, a cui era stata sottoposta a Lampedusa. Effettuato il tampone, come da prassi a tutte le ricoverate del reparto, la scoperta della positività.

In ottanta dovrebbero sottoporsi al tampone. Stessa procedura per la quarantina di donne ricoverate in reparto, molte gestanti, una delle quali avrebbe condiviso la stanza con la trentenne africana.

La donna, che sarebbe asintomatica, sarebbe stata trasferita all’ospedale Cervello, centro di riferimento Covid anche per la gestanti.

A brevissimo si dovrebbe procedere con la santificazione del reparto, che però seguita a essere aperto. Da sanificare anche il Pte di Lampedusa e tutti i luoghi dove la donna è stata ricoverata.

“Il caso della donna in stato di gravidanza ricoverata all’ostetricia dell’azienda Arnas dell’ospedale Civico dimostra l’inaffidabilità dei test sierologici. Sono stati commessi errori a catena.
La donna il 23 luglio non doveva entrare in reparto se non dopo pretriage e tampone. Solo dopo due giorni si è praticato casualmente un tampone. Il personale dell’Arnas attende da 24 ore direttive dall’azienda sul comportamento da tenere.
Assordante il silenzio dell’azienda nei confronti del personale sanitario e dei ricoverati  che per 2 giorni sono rimasti a contatto con la paziente. Domani gli operatori dell’Asp di Lampedusa entrati in contatto con la donna faranno i tamponi”. Lo dice Angelo Collodoro vice segretario regionale del sindacato Cimo.

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