Via libera dal governo regionale alla proroga straordinaria dei termini di scadenza per la realizzazione, rendicontazione e monitoraggio dei progetti comunitari. Il provvedimento proposto dall’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano e approvato dalla giunta è destinato alle imprese siciliane che hanno aderito agli avvisi emanati dal dipartimento attività produttive a valere sul Po Fesr 2014/2020, per gli obiettivi tematici 1 e 3.

“Si tratta di un intervento doveroso a favore del tessuto produttivo regionale – afferma l’assessore Turano – che tiene conto delle numerose difficoltà vissute dalle imprese in questi mesi di emergenza sanitaria ma anche dell’oggettiva persistenza di importanti segnali di allerta che hanno spinto il governo nazionale al prolungamento del periodo emergenziale fino al 31 gennaio 2021”.

A seguito della decisione della giunta Musumeci i termini di scadenza, sia naturali che già prorogati, dei progetti comunitari a valere sul Po Fesr 2014/2020 e di competenza del dipartimento attività produttive vengono differiti al 23 aprile 2021. “Sostanzialmente – spiega l’esponente del Governo Musumeci – la nuova data è determinata dalla scadenza del periodo emergenziale a cui vanno aggiunti 82 giorni di sospensione dei termini del procedimento amministrativo”.

La circolare del Dipartimento regionale delle Attività produttive approvata dalla Giunta specifica anche che ai progetti originariamente in scadenza dopo il 31 gennaio 2021, per il rispetto della par condicio, andranno aggiunti 82 giorni di sospensione procedimentale e quindi, salvo eventuali richieste di proroga, i progetti scadranno automaticamente decorso l’ottantaduesimo giorno.

Non c’è traccia, invece, dell’atteso provvedimento per la distribuzuione dalle impresedei soldi del Bonus Sicilia. Dopo lo stop definitivo del click day dimostratosi uno dei grandi flop delle scelte di questo governo, era stato annunciato un rapido provvedimento per modificare il bando e assegnare velocemente le risorse probabilmente attraversouna distribuzione proporzionale fra tuttii richiedenti,. M il provvedimento non è ancora stato emanato e le imprese attendono ancora queste poche migliaia di euro che spetteranno a ciascuna

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