Una prebenda da 2.235 euro a testa. È questo il ‘ristoro’ che la Regione siciliana vorrebbe garantire alle imprese siciliane messe al tappeto dalla pandemia, dopo il flop del click day. È una vergogna”. A dichiararlo sono Sicindustria, Confindustria Catania e Confindustria Siracusa, dopo l’annuncio del governo regionale di rinunciare al metodo informatico e passare, nei prossimi giorni, alla distribuzione delle risorse finanziarie, 125 milioni di euro, alle imprese già iscritte finora sulla piattaforma gestita da Tim, ossia 55.916.
“Se le imprese devono essere prese in giro in questo modo – affermano Alessandro Albanese, vicepresidente vicario di Sicindustria; Antonello Biriaco, presidente di Confindustria Catania; e Diego Bivona, presidente di Confindustria Siracusa – suggeriamo allora al governo di prendere gli elenchi dalle camere di commercio e distribuire i fondi a pioggia, dal momento che non c’è evidentemente alcun interesse nei confronti della qualità dei progetti e delle ricadute che questi avrebbero sul tessuto imprenditoriale. Continuiamo a ripetere ciò che diciamo da mesi: il click day è una aberrazione del merito e, per chi fa impresa, rappresenta un calvario. Notiamo inoltre che il criterio utilizzato da questo governo non cambia: oggi pomeriggio le associazioni di categoria erano infatti state convocate dall’assessore alle Attività produttive, Mimmo Turano, per discutere proprio del Bonus Sicilia. L’assessore ha, però, preferito comunicare le decisioni già prese alla stampa piuttosto che confrontarsi preventivamente con i destinatari dei provvedimenti. Ci chiediamo, pertanto, a cosa sarebbe servito l’incontro. Il lupo perde il pelo ma non il vizio”.
Violento l’attacco del sindaco di Messina Cateno De Luca “Tanti imprenditori hanno aspettato le risorse promesse con il tanto celebrato click day. Hanno sostenuto ingenti spese, magari pure indebitandosi per avere il Durc in regola – visto che era uno dei requisiti richiesti per accedere ai contributi – e adesso come si ritrovano? Con un pugno di mosche. Il click day era uno specchietto per le allodole già dal suo concepimento, perché creava illusioni, come d’altronde ha creato illusioni il Governo Musumeci ai Comuni della Sicilia, quando il 28 marzo scorso ha annunciato in pompa magna 100 milioni di euro in aiuti alimentari e ad oggi ne ha erogati soltanto 30 milioni. La cosa peggiore è che ancora non sappiamo se la differenza, pari al 70% sarà mai erogata. Siamo purtroppo dinanzi al solito festival degli annunci. Musumeci va avanti a forza di slogan, preoccupandosi di essere il Presidente di alcuni piuttosto che di tutti i siciliani. Così però dimostra la sua inadeguatezza al Governo. Sta affossando il territorio che è già alla canna del gas per via della crisi economica scaturita dalla Pandemia”.
Soddisfatta, invece, Confcommercio “Il Governo regionale ha recepito le sollecitazioni di tutte le associazioni di Confcommercio che avevano sollevato perplessità sul metodo del click day, scelto inizialmente per distribuire 125 milioni alle imprese in regola con i requisiti: sarebbe stata una lotteria che per molti si sarebbe trasformata in roulette russa. Il click day non garantiva equità, pari opportunità fra i territori e proporzionalità per i danni subiti. Ci auguriamo che la politica regionale, preso atto della forte domanda di aiuti, riesca a recuperare presto ulteriori risorse finanziarie per dare respiro alle aziende” dice Patrizia Di Dio.
Difende il governo Elvira Amata di Fratelli d’Italia, quela che era stata la voce critica della maggioranza “Siamo soddisfatti che il governo della Regione abbia scelto di non proseguire sulla dissestata strada del Click day. Lo avevamo suggerito con forza, che non sarebbe stato giusto privilegiare solo pochi imprenditori fortunati in quella che sarebbe stata solo una lotteria. La decisione di aprire il contributo a tutte le aziende richiedenti è quella giusta, ma anche più equanime”.
“Come anche ci convince il voler aprire a tutte le categorie, anche quelle non ricomprese. Come gruppo – conclude Amata -siamo pronti a fare la nostra parte in aula, per mettere a disposizione maggiori risorse per il bonus Sicilia”.
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