L’obbligo del green pass per l’accesso a diverse attività entra nel nuovo decreto Covid19. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio dei Ministri dopo una lunga trattativa con le regioni. E’ un green pass dimezzato ma pur sempre un green pass.

La sua introduzione è posticipata di due settimane rispetto alle previsioni per dare il tempo necessario di uniformarsi alle regole, insomma per far si che chi no lo ha ancora fatto provveda a vaccinarsi. Entrerà in vigore il 6 agosto ma sarà affiancato anche da tamponi a costo calmierato per le famiglie e per chi non può vaccinarsi.

Un green pass a metà

Il certificato verde sarà valido già solo con una dose di vaccino o, per i non vaccinati, con test negativo entro le 48 ore. Sarà necessario per ristoranti al chiuso, spettacoli all’aperto, centri termali, piscine, palestre, fiere, congressi e concorsi. Servirà anche nei bar ma non per consumare al bancone, anche se al chiuso. Non ripartiranno le discoteche, con i gestori ora nuovamente in protesta.

Nuovi ristori per le attività che restano chiuse

Ma, è stato annunciato, arriveranno 20 milioni per le attività chiuse causa Covid19, fondi che andranno in particolare proprio alle discoteche: sul provvedimento – ha garantito Draghi – c’è accordo pieno in Cdm.

Il nodo dei controlli

Resta il nodo dei controlli. Chi dovrà controllare? In caso di verifica da parte delle forze dell’ordine questo appare chiaro ma i gestori dei locali saranno autorizzati a richiedere un documento che contiene dati sensibili? E  dovranno attrezzarsi di lettori e scanner per QR code? In assenza di strumenti idonei come potranno essere ritenuti responsabili o co responsabili di eventuali violazioni? Temi che animeranno il dibattito anche a livello legale e costituzionale a lungo

Cambiamo le regole per il passaggio di colore delle regioni

Definite anche le soglie massime di ospedalizzazione che determineranno, più dell’incidenza, l’assegnazione dei colori alle regioni: sotto il 10% di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e sotto il 15% nei reparti ordinari si resta in zona bianca, oltre quella soglia si va in gialla. Sforando invece rispettivamente con il 20 e 30% si passa in arancione e con 30 e il 40% c’è la zona rossa.

Stato d’emergenza prorogato fino a fine anno

E’ stata anche confermata la proroga dello stato di emergenza, fino alla fine del 2021. Le prime indicazioni sui provvedimenti sono emerse dopo la cabina di regia riunita dall’Esecutivo. Poi il confronto con le Regioni, alle quali il Governo ha illustrato le linee generali del decreto prima che andasse in Cdm e da cui sono emersi i dubbi di vari presidenti.

Sui temi legati al green pass i governatori hanno chiesto di inviare quantitativi di vaccini adeguati all’eventuale aumento delle prenotazioni per le inoculazioni, spinte probabilmente dall’estensione del certificato verde. Un’inversione di tendenza nella somministrazione delle prime dosi si era comunque  già registrata negli ultimi giorni da quando circola l’idea dell’estensione del green pass: sono infatti tornate sopra quota 100mila al giorno, con un livello massimo di oltre 120mila primi vaccini inoculati. Nell’arco della prima metà della settimana si è superata complessivamente la quota di oltre 400 mila prime dosi.

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