Palermo

Covid19, Musumeci denuncia altri 58 migranti positivi a Lampedusa

“C’è chi parla di codicilli, di ordinanza legittima o nulla. Intanto, la notte scorsa si sono confermati 58 positivi a Lampedusa. E altri tamponi arriveranno in giornata per l’esito, al secondo controllo che ho disposto. Ulteriore dimostrazione che la mia ordinanza interviene su materia sanitaria e non sulla politica migratoria. Dal Viminale attendiamo risposte, non altro”. Lo scrive, su Facebook, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che indirettamente spiega, così, anche il piccolo giallo dei 38 migranti positivi di tre giorni fa proprio a Lampedusa dei quali non si aveva più notizia dopo la sua denuncia.

“I nostri operatori sanitari, che non smetterò mai di ringraziare per quanto stanno facendo, mi hanno informato che a Lampedusa sono stati individuati 38 nuovi migranti positivi al Covid19. È l’ennesimo episodio. Sinceramente non comprendiamo l’atteggiamento del governo centrale che, oltre a non chiudere i porti siciliani, a più di due mesi dalla nostra richiesta non si è ancora pronunciato sullo “stato di emergenza” per quell’isoletta. Ciò che amareggia, in particolare, è l’indifferenza nei confronti di una piccola comunità che del sentimento di accoglienza e del senso di sacrificio ne ha fatto negli anni una ragione di vita” aveva scritto su facebook  il 21 agosto Musumeci.

Nei report non ci sono perchè propio il governatore ha disposto un secondo tampone di riscontro e c’è dunque da temere che adesso arrivino tutti insieme facendo schizzare il numero dei positivi attivi in Sicilia.

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intanto dal Viminale provano a disinnescare los contro istituzionale “La gestione di un fenomeno complesso come quello migratorio richiede la proficua collaborazione tra i diversi livelli di governo e grande senso di responsabilità per dare risposte concrete alle esigenze e alle preoccupazioni manifestate dalle comunità locali”.

“In ogni caso, la situazione attuale richiede lo sforzo comune da parte di tutte le istituzioni secondo il principio costituzionale di leale collaborazione, che si ritiene oggi più che mai indispensabile”.

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