Un avvocato è risultato positivo al Coronavirus. A due settimane dalla ripresa a pieno regime dell’attività giudiziaria, il primo caso di positivo al Covid 19 mette in allarme giudici, avvocati, cancellieri, personale amministrativo e forze dell’ordine.
Il legale ha comunicato di essere positivo ed è scattata l’indagine epidemiologica sui contatti che il professionista ha avuto a palazzo di giustizia. Tre aule d’udienza, altrettante cancellerie, e una decina di uffici sparsi fra il vecchio e il nuovo palazzo di giustizia.
Per ora il tribunale ha deciso di sanificare solo le tre aule d’udienza che verranno igienizzate domani, mentre non ci sono ancora disposizioni per gli altri uffici frequentati dal professionista con il Covid 19. “Confintesa aveva già lanciato l’allarme sulla mancanza dei dispositivi di sicurezza in tribunale e delle barriere di protezione nelle aule penali – dicono i sindacati – Da settimane chiediamo agli uffici giudiziari l’applicazione di tutte le misure anti Covid a cominciare proprio dai divisori in plexiglass nelle aule dove ogni giorno si stipano decine di persone”.
E’ stato lo stesso avvocato che ha comunicato all’ordine professionale le attività svolte dopo la sospensione feriale. Si tratta di tre udienze che si sono tenute tutte al primo piano del palazzo nuovo, dove in gran parte si celebrano i processi monocratici. L’avvocato risultato positivo ha partecipato il 9 settembre all’udienza della seconda sezione penale in aula 5, il 10 settembre all’udienza sempre della seconda sezione penale in aula 6 e il 14 settembre all’udienza della quinta sezione in aula 12.
Oltre alle aule l’avvocato risultato positivo ha frequentato nei giorni delle udienze e nei giorni 2, 3 e 8 settembre le cancellerie della seconda e terza sezione penale, l’ufficio esecuzione penale, l’ufficio esecuzioni procura della repubblica, l’archivio tribunale, l’ufficio ricezione atti penali, il tribunale di sorveglianza, il ruolo generale della corte di Appello penale e la cancelleria della prima corte di Appello.
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