Prelievo d’organi all’ospedale di Partinico da un giovane donatore in morte cerebrale positivo al Covid e non vaccinato. La procedura, che ha pochi precedenti in Sicilia, è stata avviata dopo il periodo di osservazione obbligatorio per legge da parte del collegio tecnico costituito dal direttore medico di presidio, Salvatore Boccellato, dal direttore della Uoc di Anestesia e Rianimazione, Sandro Tomasello, e dal medico neurofisiopatologo del Pta Albanese, Luca Vicari.

Cosa stabilisce il protocollo nazionale

Il protocollo nazionale stabilisce la possibilità di trapiantare organi prelevati da pazienti Covid positivi su pazienti selezionati Sars-CoV-2 positivi o con pregressa infezione Covid19 poi superata.
Tutte le attività si sono svolte in sinergia e con la costante collaborazione del Crt, Centro Regionale Trapianti.

L’intervento di prelievo degli organi è stato effettuato nel complesso operatorio dell’ospedale di Partinico da una equipe dell’Ismett integrata dal referente locale dei trapianti, Petra Slavikova, e dal personale di sala operatoria del presidio.

Faraoni “Drammaticità pandemia ci porta a confrontarci con realtà inedite”

“La quotidianità di una drammatica pandemia che continua a distruggere vite umane – ha detto il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – ci porta a confrontarci con realtà mai attuate in passato. L’apertura di nuovi percorsi e protocolli consente di ridare vita a persone per i quali, attraverso la generosità e l’altruismo, i trapianti sono l’unica speranza di salvezza. Un ringraziamento ed un sentito apprezzamento va a tutti i professionisti impegnati ed all’equipe multidisciplinare che ha lavorato con grande senso etico e spirito di collaborazione ed integrazione”.

Poco più di 7800 i casi Covid9 del 10 gennaio

Sono 7.803 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 31.786 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 12.949. Il tasso di positività scende al 24,5% ieri era 25%.

L’isola è al sesto posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 17.581 casi, al secondo posto l’Emilia Romagna con 14.194 casi, al terzo la Campania con 13.107 casi, al quarto posto il Lazio con 9.440 casi e al quinto Piemonte con 8.571 casi.

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