Sono 1.462 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 14.246 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 1.998. Il tasso di positività scede al 10% ieri era al’13%.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

La Sicilia è al quinto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 84.329 con una diminuzione di 99 casi. I guariti sono 2.098 mentre le vittime sono 8 portano il totale dei decessi a 10.857.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 627, sei in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 27, due in meno rispetto al giorno prima.

La situazione nelle singole province

A livello provinciale si registrano a Palermo 361 casi, Catania 381, Messina 455, Siracusa 230, Trapani 135, Ragusa 112, Caltanissetta 101, Agrigento 117, Enna 115.

Italia primo Paese per numero di morti Covid

Italia primo Paese per numero di morti Covid nella Regione europea e seconda a livello mondiale nell’ultima settimana. E’ quanto emerge dall’ultimo aggiornamento dell’Organizzazione mondiale della sanità, relativo al periodo 9-15 maggio. “Il numero settimanale più alto di morti Covid nell’ultima settimana” nel mondo “è quello segnalato dagli Stati Uniti (1.849 nuovi decessi; -27%)”. Segue l’Italia con 765 morti settimanali (1,3 ogni 100.000 abitanti), dato comunque in calo del 16% rispetto ai 7 giorni precedenti. Alle spalle della Penisola tricolore ci sono la Russia (724 decessi; -21%), il Brasile (689; +1%) e la Francia (590; -19%).

Stringendo l’obiettivo sulla regione europea, l’Italia – oltre ad essere prima per morti in 7 giorni, davanti a Russia e Francia – risulta anche il secondo Paese per casi settimanali: con 262.374 nuovi casi in 7 giorni (439,9 ogni 100.000 abitanti; -14%), è alle spalle della Germania che questa settimana ha il dato più alto dei contagi (376.959, -20%). Terza la Francia (217.932 nuovi casi; -18%).

Dove cresce l’infezione in Europa

Nell’area sono 5 i Paesi che riportano contagi in aumento del 20% o più: spicca l’Ucraina che registra un +1.695% (3.590 nuovi casi contro i 200 della settimana precedente). Per questo Paese, precisa l’Oms, “i dati dovrebbero essere interpretati con attenzione a causa dell’impatto del conflitto in corso sulla capacità di test. I casi settimanali crescono significativamente anche in Ungheria (+209%) e in Portogallo (+36%)”.

Si arresta dunque il calo dei contagi Covid

Il trend discendente andava avanti da fine marzo, ma secondo quanto segnala il bollettino settimanale dell’Oms, relativo al periodo 9-15 maggio, i nuovi casi negli ultimi 7 giorni monitorati sono stati oltre 3,6 milioni, in aumento dell’1% rispetto alla settimana precedente. Se non si è ancora pienamente invertito l’andamento, sicuramente i numeri si sono stabilizzati, come spiega l’agenzia Onu per la salute, che rileva come invece la diminuzione continui sul fronte dei morti settimanali. Nell’ultima settimana sono stati segnalati circa 9.800 decessi, in calo del 21% rispetto all’ultimo bollettino.

Un aumento dei casi settimanali si registra nella regione del Mediterraneo orientale (+63%), nella regione delle Americhe (+26%), nel Pacifico occidentale (+14%) e nella regione africana (+6%). Il dato dei contagi è ancora in calo solo in due aree, Sudest asiatico ed Europa. Quest’ultima segna un -20%, per un totale di oltre 1,2 milioni di casi censiti in 7 giorni. Il numero settimanale dei morti è diminuito in tutte le regioni tranne che in quella africana, dove è stato segnalato un aumento del 48%. In Europa, nel dettaglio, il calo è del 29% ed è il più significativo, sopra la media globale: in valore numerico le morti in 7 giorni in quest’area sono state 3.950.

Al 15 maggio 2022, a livello mondiale, sono oltre 518 milioni i casi Covid confermati da inizio pandemia e oltre 6 milioni i decessi.