Sono 1.022 i nuovi casi di Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su 8.132 tamponi effettuati. Sono 36 i decessi di persone positive, che portano il totale a 1.759. Con i nuovi casi salgono a 39.746 gli attuali positivi, con un incremento di 206 casi.

Di questi 1.580 sono i ricoverati, 35 in meno rispetto a ieri: 1.367 pazienti in regime ordinario (-33) e 213 (-2) in terapia intensiva. In isolamento domiciliare sono 38.166 persone.

I guariti sono 780. Sul fronte della distribuzione fra province Palermo 289, Catania 413, Messina 82, Ragusa 40, Trapani 34, Siracusa 55, Agrigento 24, Caltanissetta 29, Enna 56.

Tamponi rapidi già da metà settimana per chiunque arrivi in Sicilia non soltanto in aeroporto ma anche al porto o nelle stazioni ferroviarie e controlli del rispetto dei divieti di assembramento in strada come durante lo shopping. Rafforzamento delle Usca non solo scolastiche  e altri provvedimenti in fase di studio da parte del Comitato tecnico scientifico che saranno integrati in corsa.

Sono le previsioni della bozza di ordinanza regionale che si trova alla firma del Presidente della Regione Nello Musumeci. La Regione è preoccupata dall’ondata di rientro in occasione delle feste di Natale. I divieti imposti dal dpcm nazionale, infatti, scattano dal 21 dicembre ma il rientro è già iniziato. Ieri raddoppiati gli arrivi negli aeroporti: 3800 i passeggeri a fronte dei 2000 del fine settimana precedente, l’ultimo di novembre. Complice il week-end lungo dell’Immacolata in molti hanno scelto questo ponte fino a mercoledì per tornare a trovare i propri cari in Sicilia sapendo di non poterlo fare a Natale ma in tanti arriveranno entro il 21 per ripartire solo dopo il 6 gennaio.

Così il Ministro dell’Interno Lamorgese ha inviato una lettera ai prefetti chiedendo di sensibilizzare le forze dell’ordine nei controlli puntuali e stringenti. Insomma che non lascino correre. Si raccomanda un invito al rispetto delle prescrizioni. Il ricorso alla multa solo nei casi in cui ci sia resistenza o palese disprezzo delle regole. Per queste feste sono stati autorizzati straordinari per 70mila addetti alla pubblica sicurezza.

“Il rischio di un nuovo esodo verso il Sud è un fatto reale, che non può non destare preoccupazione. Per questo ho ritenuto di chiedere al nostro Comitato scientifico di valutare alcune misure di contenimento e sorveglianza sanitaria, che vorremo condividere anche con il ministero della Salute” ha detto già ieri il presidente della Regione. Anche la Sicilia , come già deciso a livello centrale, vuole evitare il rientro per la visita ai parenti o anche quello turistico, stavolta, contrariamente a quanto avvenuto in estate. Ma forse per evitarlo è già troppo tardi

“C’è – prosegue – un sostanziale miglioramento in Sicilia e si inizia finalmente a vedere una progressiva regressione della pressione sulle strutture ospedaliere. Non possiamo, quindi, rischiare di far correre di nuovo il virus per comportamenti individuali che appaiono improntati a superficialità. Lo dobbiamo alle tante vittime che abbiamo avuto e alla straordinaria passione con cui migliaia di operatori hanno adempiuto con professionalità alla loro missione di vita”.

Ma la vera sfida sarà prima delle feste vere e proprie. Una sfida importante per evitare la temuta terza ondata. Gli effetti dei controlli e degli spostamenti, infatti, li vedremo solo a metà gennaio.

Controlli anti assembramenti della polizia di Stato. A Palermo è stato scoperto un internet point nel quartiere Borgo Vecchio dove sono stati trovati diversi avventori e dove si raccoglievano scommesse sportive.

Le puntate avvenivano su su siti di bookmaker esteri, in quanto privi delle autorizzazioni all’esercizio, nonché di concessione da parte dell’agenzia dei Monopoli di Stato.

La Squadra Amministrativa della Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale ha identificato otto persone, alcune delle quali con precedenti di polizia, sequestrato due computer, due ricevute di  scommesse appena  effettuate.

Il locale è stato sottoposto a sequestro preventivo, segnalando alla procura il titolare per i reati riscontrati.

Al titolare dell’esercizio commerciale è stato contestato il mancato rispetto delle vigenti norme sul contenimento del contagio da Covid-19.

Le norme anticovid non sono state rispettate da un gruppo di giovani che ieri ad Alcamo hanno organizzato una festa di compleanno alla quale hanno partecipato 13 giovani che, tra musica e balli, e incuranti delle norme per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid.

E’ successo ad Alcamo Marina dove sono intervenuti i carabinieri della compagnia mentre la festa era ancora in corso.

I militari erano stati chiamati, poco prima, da un cittadino il quale, chiedendo di rimanere anonimo, aveva segnalato che qualcuno aveva in animo di organizzare una festa clandestina.

I carabinieri non ci hanno messo molto a rintracciare l’abitazione, non solo per le numerose macchine parcheggiate davanti alla villa, ma anche per la musica ad alto volume che proveniva dall’immobile.

I tredici partecipanti, tutti giovani dai 20 ai 30 anni, privi di mascherina, non hanno cercato di fuggire o allontanarsi, ma dopo aver ammesso le loro colpe, hanno accettato senza troppe proteste le sanzioni elevate dai militari, per complessivi 5.200 euro.

Poco dopo si è capito il motivo dei festeggiamenti, un fattorino ha bussato alla porta con una torta in mano, con tanto di scritta «buon compleanno!».

Naturalmente il corriere, dipendente di un pubblico esercizio, non è stato multato, in quanto la consegna a domicilio è consentita dalle norme in vigore. I carabinieri hanno, quindi, messo fine alla festa per inottemperanza alle misure anti Covid.

Organizzano e partecipano a una festa di compleanno. E per non scordare quei momenti, postano video e fotografie sui social. Immagini che non sono passate inosservate ai carabinieri di Siculiana (Ag) che, con pazienza, hanno identificato tutti i partecipanti alla festa.

Ben 42 le sanzioni – da 400 euro a testa – che sono state elevate visto che è stato creato, in violazione di quanto prescritto dalle normative anti-Covid, un assembramento.