Nuovo incremento di casi di contagio da covid19 nell’isola seguendo un andamento che ormai configura quello che viene chiamato ‘sistema yo yo’ ovvero sali e scendi. Nel report odierno sono nuovamente 21 i casi riscontrati. Lo si apprende attraverso il tradizionale bollettino del ministero della Salute redatto con l’Istituto superiore di sanità e la Protezione civile sulla base dei dati comunicati dalla Regione.

I nuovi contagi nell’Isola, confermano fonti dell’assessorato regionale per la salute, riguardano 5 migranti nel Ragusano e 16 contagi diretti in Sicilia. 

I sedici siciliani sono 2 (una coppia di fidanzati) nel ragusano e fanno riferimento alla frazione di Sampieri di Scicli, 5 nel Messinese (4 scoperti con attività pre ricovero e uno contagiato da casi già noti e scoperto con le verifiche ordinarie), 4 a Catania e tre in provincia di Palermo che fanno riferimeto a Carini come conferma il sindaco Monteleone “Ho ricevuto conferma da parte dell’Asp della presenza di tre casi di Covid19, a Carini” ha scritto su Facebook, il sindaco. “Sono tre persone – ha aggiunto – componenti un nucleo familiare provenienti dall’estero. Attualmente si trovano in isolamento domiciliare, sono in buona salute e vengono assistite, secondo le norme, dalla protezione civile e dagli organi sanitari. Ricordo a tutti che è fondamentale il rispetto delle norme di distanziamento sociale, di igiene e di uso dei dispositivi di protezione individuale nei luoghi affollati: la salute di tutti passa dal rispetto delle regole. Siate prudenti e non abbassate la guardia”.

Sul fronte dei ricoveri sono 38 le persone che si trovano in ospedale, 34 in ricovero ordinario e  4 dunque in salita in terapia intensiva.

Sono ad oggi 276 le persone in isolamento domiciliare mentre salgono a 314 gli attuali positivi al Covid19 nell’isola. Sono 3.339 le persone che fino ad oggi hanno avuto diagnosticato il contagio in Sicilia, insomma i casi totali;  mentre il numero dei decessi resta a 284. I tamponi effettuati da ieri ad oggi sono stati 2337 (oltre 286 mila in totale dall’inizio dell’emergenza).

 

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