Sono 301 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell’isola a fronte di 21.104 tamponi processati in Sicilia. Ieri i nuovi positivi erano 466. L’incidenza scende al 1,4% ieri era all’1,9%.

L’isola è al nono posto per contagi, al primo c’è la Lombardia con 823 casi, al secondo posto il Lazio con 807 casi, al terzo posto il Veneto con 773 casi, al quarto la Campania con 767 casi, al quinto l’Emilia Romagna, con 561 casi, al sesto la Toscana con 459 casi, al settimo Friuli Venezia Giulia con 409 casi, all’ottavo caso il Piemonte con 391 casi.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

Gli attuali positivi sono 7.572 con un decremento di 67 casi. I guariti sono 364 mentre si registrano altre 4 vittime, che portano il totale dei decessi a 7.046.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero sono adesso 367 ricoverati, con 17 ricoverati in più rispetto a ieri in terapia intensiva sono 43 con quattro casi in più rispetto a ieri .

La situazione nelle singole province

Sul fronte del contagio nelle singole province  Palermo con 27 casi, Catania 134, Messina 7, Siracusa 52, Ragusa 11, Trapani 26, Caltanissetta 18, Agrigento 20, Enna, 6.

Vaccini: Fiera Palermo, via al richiamo per chi ha fatto J&J

Via ai richiami per chi ha fatto il vaccino Janssen, anche noto come Johnson & Johnson. Da ieri sono aperte le prenotazioni sulla piattaforma della Fiera del Mediterraneo. Basta cliccare suLlink https://fiera.asppalermo.org/site/vaccino/1/dose-booster-janssen -johnson-j e compilare i campi richiesti. All’hub vaccinale della Fiera, come sempre, bisognerà portare una copia della prenotazione, la tessera sanitaria e un documento di identità valido. Possono prenotarsi tutti i cittadini – indipendentemente dall’età – che abbiano ricevuto il vaccino Janssen almeno sei mesi fa; sarà somministrato un vaccino a mRna.

“È un atto che serve per rafforzare la propria protezione dal Coronavirus, per questo tutti coloro che si sono vaccinati con Janssen da almeno sei mesi dovrebbero fare il richiamo – dice il commissario Covid della Città metropolitana di Palermo, Renato Costa -. Su questo l’Agenzia italiana del farmaco è stata molto chiara: evidenze scientifiche recenti confermano l’efficacia del richiamo, soprattutto con vaccino a mRna, nel potenziare la risposta immunitaria al siero Janssen. Così com’è fortemente raccomandata la terza dose a chi ha completato il ciclo vaccinale e rientra nelle categorie individuate dal ministero della Salute: over 60, medici e sanitari, ospiti e personale delle rsa, fragili e persone con gravi immunodeficienze. Non ha senso proteggersi a metà. Se l’unica garanzia di un ritorno alle nostre vite è il vaccino, e al momento lo è, bisogna vaccinarci tutti, anche più volte”.

All’hub della Fiera intanto, continuano anche le somministrazioni di prime, seconde e terze dosi, ogni giorno dalle 9 alle 19. Stesso orario di apertura per l’ufficio Green Pass, mentre i tamponi in modalità drive-in si effettuano ogni mattina dalle 8 alle 13.

Covid: Mantovani, su terza dose nessuna evidenza tossicità

“Io mi vaccino perché c’è un rischio del non fare la terza dose, o richiamo, e a fronte di nessuna evidenza e nessun motivo per pensare a un eccesso di tossicità lo facciamo per proteggere noi stessi, la nostra famiglia, e i nostri pazienti”. Lo ha detto Alberto Mantovani, presidente di Fondazione Humanitas, in un passaggio del suo intervento al Festival della Scienza medica in corso a Bologna.

Green pass: Rezza, obiettivo ridurre rischio e tenere aperto

“L’introduzione” di misure come “il Green pass ha come obiettivo quello della riduzione del rischio” di trasmissione del Covid, “e di tenere aperte attività e ridurre il rischio di focolai all’interno di queste strutture”. Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione al ministero della Salute, in un passaggio del suo intervento al Festival della Scienza Medica in corso a Bologna.

Green pass: Rezza, obiettivo ridurre rischio e tenere aperto

“L’introduzione” di misure come “il Green pass ha come obiettivo quello della riduzione del rischio” di trasmissione del Covid, “e di tenere aperte attività e ridurre il rischio di focolai all’interno di queste strutture”. Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione al ministero della Salute, in un passaggio del suo intervento al Festival della Scienza Medica in corso a Bologna.

Covid: Rezza con misure e vaccini evitato grande ondata

“Abbiamo evitato grazie alle misure di prevenzione e adesso ai vaccini la grande ondata, quella che avrebbe saturato gli ospedali, li avrebbe congestionati, avrebbe fatto molti morti non solo a causa del Covid direttamente”. Lo ha detto Giovanni Rezza, direttore generale della prevenzione al ministero della Salute, in un passaggio del suo intervento al Festival della Scienza Medica in corso a Bologna.

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