Sono 836 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 6462 tamponi processati. Ieri erano 1.470. Il tasso di positività è al 12,8%, in calo rispetto al 14,8% di ieri.
La Sicilia è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 92.568 con un decremento di 1.926 casi. I guariti sono 2.747 e 15 le vittime, che portano il totale dei decessi a 11.989.
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 588, 8 in più rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 33, 2 in più
A livello provinciale si registrano a Palermo 200 casi, Catania 156, Messina 227, Siracusa 42, Trapani 63, Ragusa 48, Caltanissetta 40, Agrigento 57, Enna 3.
Reparti stabili al 10%, 3 regioni oltre 15% tra cui la Sicilia. Questo il report Covid19 dell’Agenas secondo cui le l’occupazione delle terapie intensive è ferma a 3% in Italia.
E’ stabile al 10%, nell’arco di 24 ore in Italia, la percentuale di posti occupati per Covid nei reparti ordinari (un anno fa era al 7%) e sono 3 le regioni in cui il valore supera la soglia del 15%: Umbria (25%), Calabria (18%) e Liguria (18%). Sempre a livello nazionale, è stabile al 3% la percentuale di terapie intensive occupate da pazienti Covid (un anno fa era al 5%). Questa la rilevazione dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) sui dati del 21 agosto, pubblicata oggi.
Nel dettaglio, in 24 ore, la percentuale di posti nei reparti ospedalieri di area medica (o non critica) occupati da pazienti Covid19 cala in 5 regioni o province autonome: Lombardia (7%), Liguria (18%), Marche (11%), Sicilia (15%); cresce in 3 regioni: Basilicata (11%), Molise (12%), Umbria (25%); mentre è stabile in 13 regioni: Abruzzo (13%), Calabria (18%), Campania (10%), Emilia Romagna (13%), Friuli Venezia Giulia (15%), Lazio (11%), Pa Bolzano (6%), Pa Trento (14%), Piemonte (5%), Puglia (11%), Sardegna (8%), Toscana (7%), Valle d’Aosta (11%), Veneto (8%).
L’occupazione dei posti nelle terapie intensive da parte di pazienti con Covid-19 cresce in 5 regioni: Abruzzo (al 4%), Emilia Romagna (4%), Lazio (5%), Molise (8%), Pa Trento (0%). Cala in 2: Friuli Venezia Giulia (2%), Pa Bolzano (0%). E’ stabile in 13 regioni o province autonome: Basilicata (3%), Calabria (6%), Campania (3%), Liguria (4%), Marche (2%), Lombardia (1%), Piemonte (1%), Puglia (4%), Sardegna (5%), Sicilia (4%), Toscana (3%), Umbria (2%), Veneto (3%). In Valle d’Aosta (0%) e la variazione non è disponibile. Tutte le regioni sono sotto la soglia del 10%.