La task foce regionale è convocata per domani ma se non ci sarà un intervento romano le scuole non potranno andare in Dad ad eccezione di quelle che si trovano nei 46 comuni dichiarate zona arancione con ordinanza regionale.
L’appello di Musumeci al governo
“Quello che temevamo si sta puntualmente verificando. Ricevo da centinaia di sindaci e da moltissimi presidi sollecitazioni per rinviare la ripresa delle attività scolastiche prevista dal governo centrale per lunedì 10 gennaio” dice adesso il Presidente della Regione.
“Avevamo anticipato al ministro che con queste norme nazionali sulla riapertura delle scuole sarebbe stato il caos, va ricordato infatti che in zona gialla le Regioni non hanno autonomia nel determinare la sospensione delle attività scolastiche”.
Il governatore scrive a Draghi
“Ho appena scritto al presidente Draghi rappresentando la gravità della situazione delle ultime ore e ribadito le stesse perplessità da noi espresse nel confronto Stato-Regioni dei giorni scorsi. Valuteremo attentamente nelle prossime ore l’evolversi del contagio per valutare eventuali ulteriori provvedimenti” conclude il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Attualmente scuole in presenza da lunedì
Con le attuali norme il Covid19 nella scuola in Sicilia non fermerà la ripartenza. Non ci sarà il ricorso alla didattica a distanza chiesto da Presidi e genitori in Sicilia, la Regione decide di riaprire da lunedì in presenza ad eccezione solo dei comuni in zona arancione
La decisione della Regione siciliana
La decisione è presa per la scuola. Dalla Presidenza della Regione Siciliana, dopo un confronto tra il presidente Nello Musumeci e gli assessori regionali all’Istruzione Roberto Lagalla e alla Salute Ruggero Razza, chiariscono le scelte che lasceranno scontenti tanti.
Le norme vigenti
“Le norme vigenti consentono alle Regioni di intervenire con decisioni autonome solo nel caso di “zona arancione” o “zona rossa”. La Sicilia, come si sa, è nella fase attuale in “zona gialla”, quindi deve applicare le norme nazionali. Pertanto, si impone di alzare l’asticella dei controlli nel pieno rispetto delle regole generali di cautela, a partire dalla didattica a distanza nel caso di soggetti positivi nella scuola primaria e di seguire le regole della sorveglianza sanitaria negli altri casi”.
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