• Sono 60 i centri vaccinali per il covid19 in Sicilia
  • Per la Cgil inaccettabile che non ce en siano uno in ciascun comune
  • Risposta ‘secca’ dell’assessore Razza”Programmati in ragione dei vaccini disponibili”

E’ scontro sui centri vaccinali anti covid19 fra Regione siciliana e Cgil. Per il sindacato di sinistra, che partecipa al tavolo della concertazione,  non è accettabile che nell’isola si possa contare solo su 60 centri vaccinali per la campagna siciliana

La denuncia della Cgil

“Solo 60 dei 390 comuni siciliani sono serviti da centri vaccinazioni. “Un numero del tutto insufficiente”, denunciano la Cgil e lo Spi Sicilia che ieri hanno posto il tema al tavolo di confronto con l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.

“Significa condannare agli spostamenti tante persone- dicono Ignazio Giudice, segretario regionale Cgil e Concetta Balistreri, segretaria generale dello Spi Sicilia- con le difficoltà del caso, visto che la campagna vaccinale coinvolge al momento gli anziani”. I due esponenti della Cgil hanno sollecitato “assunzioni di medici e infermieri, per superare limiti che nell’attuale situazione appaiono ingiustificabili oltre che inopportuni e ingiusti. Abbiamo un sistema  sanitario sotto stress- affermano Giudice e Balistreri- che va potenziato soprattutto in questo momento che si rischia di non avere risposte adeguate di fronte all’epidemia ma anche alle patologie ordinarie, come dimostra l’allungarsi delle liste d’attesa”.

Sportelli di assistenza attivati da Cgil e Spi

Presso i Caaf Cgil e le sedi dello Spi, il sindacato pensionati, il sindacato ha intanto attivato sportelli per l’assistenza gratuita degli anziani over 80 per le prenotazioni. Cgil e Spi sottolineano la necessità “di garantire la dignità della popolazione e il loro diritto alla salute. C’è bisogno di normalità pur in un una situazione straordinaria come quella attuale e normalità significa potere accedere ai vaccini, alla prevenzione e alle cure senza difficoltà”.

La risposta secca dell’assessore Razza

La risposta dell’assessore Razza è secca “Che un grande sindacato chieda alla Regione di aumentare i centri vaccinali, senza cogliere la banalità che essi sono programmati in ragione percentuale del numero dei vaccini disponibili, desta preoccupazione e stupore. Non capisco il senso di una polemica speciosa che fa persino perdere valore al tavolo istituito con mio decreto. Ma io sono più cocciuto dei comunicati e credo nel dialogo con tutte le parti sociali. Anche quando si trasforma in soliloquio”