Sono 959 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 10.578 tamponi processati. Ieri i positivi erano 979. Il tasso di positività è al 9%, in diminuzione rispetto al 9,5% di ieri.

Le vittime, i guariti, gli attuali positivi

La Sicilia è al settimo posto per contagi. Gli attuali positivi sono 37.150 con un aumento di 952 casi. Non si registrano nuovi guariti mentre sono 7 le vittime. Il totale dei decessi sale a 12.174.

La situazione negli ospedali

Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 243, 12 in meno rispetto a ieri e in terapia intensiva sono 19, quattro in meno rispetto al giorno prima.

La situazione nelle singole province

A livello provinciale si registrano a Palermo 247 casi, Catania 207, Messina 174, Siracusa 99, Trapani 72, Ragusa 51, Caltanissetta 41, Agrigento 43, Enna 25.

Covid: 60 morti, 17.978 positivi. Tasso al 12,2%

Sono 17.978 i nuovi contagi da Covid registrati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i contagiati erano 18.854. Le vittime sono 60, in calo rispetto alle 69 di ieri. Il tasso è al 12,2%, in lieve aumento rispetto all’11% di ieri.

Covid: Gimbe, in 7 giorni intensive -11,9%, ricoveri -13,3%

Prosegue il calo di contagi e ospedalizzazioni per Covid-19. Nella settimana 7-13 settembre, le infezioni sono scese del 12,9%, i ricoveri in terapia intensiva dell’11,9%, quelli ordinari del 13,3%, rispetto alla settimana precedente. In diminuzione anche i decessi (-14,3%). Lo rileva il nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe. “Da 4 settimane consecutive – afferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – prosegue la lenta discesa dei nuovi casi settimanali che si attestano intorno a quota 108 mila, con una media mobile a 7 giorni di circa 15 mila casi al giorno”.

Covid monitoraggio 7-13 settembre, casi -12,9% e decessi -14,3%

In 18 Regioni si registra un calo percentuale dei nuovi casi (dal -4,8% del Piemonte al -31,5% della Calabria), in 3 Regioni un minimo incremento (Provincia Autonoma di Bolzano +0,2%, Toscana +1,1%, Umbria +4%). Rispetto alla settimana precedente, in 88 Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -0,8% di Chieti al -55% di Crotone), mentre 19 Province segnano un incremento (dal +0,5% di Alessandria al +58,2% di Verbano-Cusio-Ossola). L’incidenza rimane sotto i 500 casi per 100.000 abitanti in tutte le Province: dai 76 casi per 100.000 abitanti di Barletta-Andria-Trani ai 338 di Pescara. Prosegue il calo anche sul fronte dei decessi: 383 negli ultimi 7 giorni (di cui 65 riferiti a periodi precedenti), con una media di 55 al giorno rispetto ai 64 della settimana precedente.

Covid: Cislaghi, casi salgono in 4 Regioni,8 decrescita lenta

Sembra decelerare la diminuzione di casi di Covid-19 in Italia: “Ci sono 9 Regioni (quasi tutte al Sud e nelle Isole) in cui i contagi continuano a decrescere, 8 Regioni invece hanno ancora una decrescita ‘timida’ e 4 Regioni dove invece i contagi crescono”. A sottolinearlo è Cesare Cislaghi, già presidente della Società italiana di epidemiologia. “E’ una situazione – rileva – in cui è difficile ipotizzare cosa potrà succedere nei prossimi giorni, ma sicuramente è opportuno prestare molta attenzione anche perchè sarebbe davvero preoccupante una crescita contemporanea all’inizio delle scuole che tutti vogliamo che continuino ad avere una normalità didattica. Certo che gli assembramenti elettorali – commenta – non aiutano e speriamo oltretutto che una eventuale nuova crescita non crei un allarme che disincentiverebbe la partecipazione al voto”. E’ dal “10 luglio – spiega Cislaghi – che vediamo decrescere la frequenza media settimanale dei contagi e seppur ridotta da Ferragosto in poi, la diminuzione è stata costante e dura tuttora. Ma adesso si è veramente assottigliata tanto”. L’indicatore che però “ci preoccupa maggiormente è l’indicatore RDt, simile a Rt ma molto sensibile e predittivo: RDt pari attualmente a 0,92 non vuol ancora dire che la circolazione del virus sia in crescita, ma è il suo andamento che ci fa temere che presto supererà da soglia dell’uno e se succede – conclude l’esperto – significa che i casi avrebbero ricominciato a crescere in Italia come purtroppo già sta succedendo in alcune Regioni”.

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