Sono 179 i nuovi casi di Covid19 in Sicilia nelle ultime 24 ore. E’ boom di contagi anche per effetto dei nuovi preoccupanti fronti di Corleone, di Sciacca, della Missione Speranza e Carità di Palermo. Attualmente ci sono 2157 positivi di cui 194 ricoverati in ospedale, 15 dei quali in terapia intensiva, 1.963 in isolamento domiciliare, per un totale di 5.748 casi dall’inizio dell’epidemia. I  tamponi eseguiti sono 6329. 64 sono i guariti

Salgono a 296 i morti dall’inizio dell’epidemia. Si deve registrare, purtroppo, ancora una nuova vittima, stavolta a Messina.

Complesivamente dei 179 contagiati, 37 sono migranti e ben 21 sono quelli della Missione di Biagio Conte.

La palma del contagio spetta al Palermitano con 70 nuovi casi, 4 dei quali sono migranti e 21 alla Missione Speranza e Carità; 31  nel Trapanese (2 migranti); 29 nel Siracusano (tutti migranti), 19 nel ragusano, 15 nel catanese, 6 nell’Agrigentino (2 dei quali migranti) 4 a Messina, 3 a Enna e 2 a Caltanissetta

A creare preoccupazione negli ultimi due giorni è soprattutto il contagio all’interno della Missione Speranza e Carità di Biagio Conte. Al termine di una riunione opeativa delle autorità sanitarie è stato deciso che saranno sottoposti a tampone tutti gli ospiti delle quattro sedi della Missione. Unho sforzo imponente per il quale si useranno i tamponi rapidi acquistati dalla Regione Siciliana. Sarà il primo impiego.

Nel frattempo sono già stati sottoposti a tampone tradizionale molti ospiti di una delle sedi, quella dove sono stati riscontrati i primi 4 contagi. Al momento sono 21 i positivi riscontrati.

Oggi, intanto, è stato chiuso per contagio il quarto asilo nido della città dall’inizio della scuola. Preoccupante, infine, in provincia la situazione di Corleone dove il contagio è partito da due banchetti nuziali. Mini lockdown in Paese mentre le scuole restano chiuse non solo a Corleone ma anche nelle vicine Marineo e Bisacquino

Ma non c’è solo Palermo a creare probelmi sanitari di rilievo. Sono diventati 18 i contagi a Sciacca nell’Agrigentino dove si rischia un altro focolaio e adesso si valuta se usare anche lì i nuovi tamponi rapidi. Il primo carico è giunto in queste ore ed è incorso la distribuzione per l’impiego immediato dai kit. Complessivamente la Sicilia ha acquistato due milioni di kit che dovrebbero essere interamente disponibili entro fine mese.

 

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