Entra nel vivo il 15 giugno la vera fase 3 in Sicilia, grazie alla nuova ordinanza regionale firmata  dal presidente della regione e già oggetto di una circolare di protezione civile che chiarisce alcuni elementi mal intepretati.

Contrariamente a quanto in tanti avevano capito, il riferimento ai servizi per l’infanzia e l’adolescenza previsto nell’articolo 2 dell’ordinanza n. 25 del presidente della Regione, secondo cui “è consentita l’attività a decorrere dal 22 giugno 2020, previo decreto attuativo dell’assessore regionale della Famiglia e delle politiche sociali, d’intesa con l’assessore regionale per la Salute, da emanarsi entro il 21 giugno 2020 la cui riapertura è posticipata a giorno 25 giugno”, non riguarda i cosiddetti centri estivi, ossia luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative.

Pertanto, sono consentite dal 15 giugno 2020 le attività dei centri estivi, essendo espressamente previsto dall’articolo 1, let. c, del Dpcm 11 giugno 2020 che “è consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidare la custodia e con obbligo di adottare appositi Protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle Linee guida del dipartimento per le Politiche della famiglia di cui all’allegato 8”.

Tale richiamo della normativa nazionale è già contenuto nell’ordinanza, sicchè appare del tutto infondato il timore rappresentato da alcuni operatori di settore. Si aggiunga, inoltre, che la Sicilia ha deciso di anticipare anche l’apertura degli altri servizi al 22 giugno, mentre a livello centrale non è prevista.

Il chiarimento arriva da una circolare a firma del capo della Protezione civile regionale, Calogero Foti all’indomani dell’ordinanza varata “visto l’andamento della situazione epidemiologica”, che consente, a partire da lunedì,  il riavvio, nell’Isola, di numerose attività economiche e sociali.

In particolare, potranno riaprire: sale giochi, sale scommesse e sale bingo; sale da ballo, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, nonché le fiere e i congressi; centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l’erogazione delle prestazioni rientranti nei Livelli essenziali di assistenza che sono erogate nel rispetto della vigente normativa), centri culturali e centri sociali; comprensori sciistici; servizi ristorazione; attività dei servizi alla persona; stabilimenti balneari e spiagge di libero accesso.

E ancora: commercio al dettaglio; attività ricettive; commercio al dettaglio su aree pubbliche (mercati e mercatini degli hobbisti); uffici aperti al pubblico; piscine; palestre; manutenzione del verde; musei, archivi e biblioteche; strutture ricettive all’aperto (campeggi); rifugi alpini; attività fisica all’aperto; noleggio veicoli e altre attrezzature; informatori scientifici del farmaco; aree giochi per bambini; circoli culturali e ricreativi; formazione professionale; cinema e spettacoli dal vivo; Parchi tematici e di divertimento; sagre e fiere locali; professioni della montagna (guide alpine e maestri di sci) e guide turistiche.

Riguardo ai servizi per l’infanzia e per l’adolescenza, l’attività sarà consentita a decorrere dal 22 giugno, previo decreto attuativo dell’assessore regionale delle Politiche sociali, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro domenica 21. Tutte le attività consentite, per prevenire il rischio di contagio, devono svolgersi secondo le modalità disciplinate della Linee guida.

Lo svolgimento degli sport di contatto potrà ripartire da sabato 20 giugno, nel rispetto delle disposizioni di prevenzione del contagio previste nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio dell’11 giugno, e previo decreto attuativo dell’assessore regionale dello Sport, d’intesa con quello della Salute, da emanarsi entro giovedì prossimo.

Restano invariate le disposizioni precedenti in materia di prolungamento dell’orario di apertura e rinuncia al giorno di chiusura, mobilità e trasporti, prevenzione sanitaria.

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