Sono 1.484 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore in Sicilia a fronte di 10.415 tamponi processati. Ieri erano 1.762. Il tasso di positività è quasi al 14,3% in diminuzione rispetto al 14,9% di ieri.
Le vittime, i guariti, gli attuali positivi
La Sicilia è al sesto posto per contagi. Gli attuali positivi sono 75.355 con un decremento di 3.900 casi. I guariti sono 5.376 e 8 le vittime, che portano il totale dei decessi a 12.043.
La situazione negli ospedali
Sul fronte ospedaliero i ricoverati sono 486, 45 in meno rispetto al giorno precedente, in terapia intensiva sono 28, quattro in meno rispetto al giorno precedente.
La situazione nelle singole province
A livello provinciale si registrano a Palermo 313 casi, Catania 300, Messina 218, Siracusa 130, Trapani 154, Ragusa 86, Caltanissetta 85, Agrigento 148, Enna 50.
Iss, ricoveri in terapie intensive in calo al 2,4%
Scendono i ricoveri perCovid-19 sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari. Lo indica il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di Covid-19. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 2,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 25 agosto) contro il 2,7% del 18 agosto. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende al 9,4% (rilevazione giornaliera del ministero della Salute al 25 agosto) , contro l’ 11,0% del 18 agosto.. (ANSA).
BG/ S04 QBXI
Covid: Aifa, monoclonali a 75.800 pazienti,+1,7% in 14 giorni
Da marzo 2021 al 25 agosto 2022 sono stati avviati 75.789 trattamenti con anticorpi monoclonali contro il Covid-19, di cui 68.763 per il trattamento precoce in pazienti a rischio di forma grave di malattia e 7.026 con la combinazione tixagevimab e cilgavimab (Evusheld) come profilassi pre contagio in pazienti con sistema immunitario molto debole. Rispetto a 14 giorni precedenti si registra un aumento dell’1,7% di prescrizioni, dettato soprattutto dalla crescita dell’utilizzo di Evusheld. E’ quanto emerge dal 58/mo report sull’uso dei monoclonali, realizzato dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Questi farmaci sono ad oggi prescrivibili solo in 288 strutture in Italia, pur dislocate in tutte le regioni e province autonome. Il Veneto (con 10.678 prescrizioni fino a oggi) e il Lazio (10.382) sono le regioni che vedono un maggiore uso dei monoclonali in terapia mentre Lombardia (1.680) e Veneto (719) sono quelle con il maggior uso in profilassi. In particolare, nella settimana dal 18 al 24 agosto, rispetto a 14 giorni prima, le prescrizioni dei monoclonali vedono una leggera crescita dell’1,7%, trainata soprattutto dall’uso di Evusheld in profilassi (in crescita dell’8,9%). Crescono rapidamente le prescrizioni di quest’ultimo (+68%) nel trattamento precoce di soggetti con infezione da Sars-CoV-2 a rischio di Covid grave: autorizzate da Aifa a fine luglio, sono arrivate a 344 complessivamente in Italia e sono un’opzione terapeutica per via intramuscolare per i soggetti nei quali la prescrizione dei farmaci antivirali e degli anticorpi monoclonali autorizzati è considerata inappropriata. Quanto al monoclonale sotrovimab (Xevudy), prescritto come terapia precoce in persone fragili già contagiate e ritenuto efficace contro Omicron, vede il +1,6% in 14 giorni e raggiunge il totale di 26.244 trattamenti avviati finora.
Covid: Aifa,100.000 trattati a casa con pillole antivirali
Sono stati finora 118.081 i pazienti con Covid-19 che hanno ricevuto un trattamento antivirale precoce in Italia (+5,7% rispetto all’ultimo monitoraggio di 14 giorni fa). Di questi, 100.000 sono stati trattati a domicilio con Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir, di Pfizer) o molnupiravir (Lagevrio di Merck/Msd) Lagevrio, mentre 18.000 con remdesivir (Veklury), somministrabile in ambulatorio. E’ quanto emerge dal 17/mo report dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) sugli antivirali contro il Covid-19, indicati per pazienti non ospedalizzati ma con rischio di sviluppare forme gravi di malattia. I trattamenti avviati con Paxlovid, autorizzato in Italia da fine aprile 2022, sono stati 56.414, la regione con il maggior numero di trattamenti è il Lazio (6.558) seguita dalla Lombardia (6.505). Dal 17 al 23 agosto, le richieste sono aumentate dell’8,1% rispetto al report di due settimane prima. Un aumento trainato dalle terapie acquistate attraverso la distribuzione per conto (Dpc), ovvero prescritte dal medico di base e ritirate dal paziente in farmacia sotto casa: in 14 giorni, sono aumentate del 12,4%, per un totale di 29.973. Mentre le prescrizioni di Paxlovid in strutture ospedaliere, finora sono state 26.518, con una crescita del 3,7% in 2 settimane. I trattamenti avviati con molnupiravir, autorizzato in Italia a fine dicembre 2021, sono stati finora 43.657 e il Lazio è la regione che ne conta finora di più (5.588), seguita da Puglia (4.223). Dal 17 al 23 agosto 2022, rispetto alle 2 settimane precedenti, le richieste sono aumentate del 2,9%. Infine, i trattamenti per forme precoci di malattia avviati con remdesivir (Veklury), somministrabile in ambulatorio e non a domicilio, finora sono stati 18.010, con una crescita del 5,3% nelle ultime due settimane (mentre i trattamenti con questo farmaco in pazienti già ospedalizzati e gravi sono stati 99.717).
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